Mattia Briga su Leggo: «La libertà è My Hero»

Mattia Briga su Leggo: «La libertà è My Hero»

di Mattia Briga
Fanno 40 gradi a Budapest, è metà agosto, ed è la prima volta che io e Gianvi ci troviamo in Europa dell'Est.
Il tempo di Carlo Verdone in Un Sacco Bello', calze a rete e penne a biro ce lo siamo lasciato alle spalle. In effetti mi viene da pensare che in Ungheria stiano meglio di noi: le strade ordinate e pulitissime, i mezzi di trasporto nuovi ed ecologici. Sembra di camminare per le strade di una sconosciuta Berlino. Dal taxi notiamo che ci sono ovunque manifesti dello Sziget, un festival di musica pazzesco, a mio parere secondo solo a Glastonbury.
Ed Sheeran era ieri, Macklemore è oggi ma boh.. ecco! Foo Fighters e Twenty One Pilots! È questa la nostra serata. L'indomani zaino in spalla (e spray anti-zanzare) e siamo pronti per l'avventura.
Lo Sziget sorge su un'isola in mezzo al Danubio, una sorta di Isola Tiberina 10 volte più grande. Il tempo sembra essersi fermato qui: campeggi, street-food e.. stand di assistenza psicologica (!).
Quella sera Dave Grohl cantò My Hero' chitarra e voce, accompagnato dal coro di 30mila persone che non smisero un secondo di sognare.
Mi accorsi che non avevo mai provato prima un senso di libertà così profondo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Dicembre 2019, 19:37
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