Mattia Briga: «Facciamo finta che è tutto passato»

Mattia Briga: «Facciamo finta che è tutto passato»

di Mattia Briga

Facciamo finta - Niccolò Fabi
Mi manca l'entusiasmo di andare a Fiumicino e prendere un aereo. Mi manca la spensieratezza di uscire di casa senza dovermi ricordare di tappare naso e bocca con un pezzo di TNT in polipropilene. Mi manca la normalità di baciare un amico senza poi avere il dubbio che possa avermi attaccato qualcosa. Mi manca prendere il treno e accalcarmi alla gente per salire. Mi manca dare la mano al benzinaio quando gli lascio la mancia per avermi pulito il vetro. Mi manca andare allo stadio.


Mi manca andare ai concerti, mi manca farli. Mi manca entrare nel locale a notte fonda, abbassare la visiera del cappello e confondermi tra la gente che fuma e balla.

Mi manca programmare una vacanza last minute che potrebbe essere Dublino o la Provenza e non me ne fregherebbe nulla se poi fosse Madrid per la ventesima volta. Mi mancano le tavolate al ristorante. Mi manca poter fare un colpo di tosse senza che si girino tutti. Mi manca entrare in un negozio senza che mi puntino una pistola termo-scanner in fronte e mi cospargano le mani con un disinfettante fatto in casa dall'odore pestilenziale. L'unica cosa che mi piace, ora, sono i tavolini dei bar per strada e il tempo libero che posso dedicare al mio cane. Facciamo finta che io mi addormento, e quando mi sveglio è tutto passato.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Ottobre 2020, 14:19
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