Mattia Briga su Leggo: «Folgorazione musicale in bagno»

Mattia Briga su Leggo: «Folgorazione musicale in bagno»

di Mattia Briga
Apolune/ Jesper Ryom
Arrivo a Londra con due borse da palestra e un trench waterproof per via della fitta pioggia pronosticata dal meteo. Ogni volta che atterro in uno dei suoi innumerevoli aeroporti non so mai dove mi trovo e quanti mezzi dovrò prendere prima di raggiungere l'hotel.



È quasi l'ora di cena e il mio amico mi manda un messaggio scrivendomi di raggiungerlo in un sushi a Canary Wharf, distretto finanziario e quartiere moderno alla periferia della città che pullula di grattacieli che si ergono intorno alle sponde del Tamigi. Arrivo in una sorta di Piazza Gae Aulenti londinese, costruita su un piano rialzato rispetto al livello della strada: il ristorante si trova al terzo piano di un palazzo gigantesco. Saluto il mio amico, poso le borse e vado in bagno a lavarmi le mani. Nella toilette c'è la musica in filodiffusione.

In quel momento passa un pezzo di elettronica che quasi mi fa ballare da solo davanti allo specchio. Devastante. L'addetto alle pulizie dei servizi mi porge le salviette per asciugarmi le mani.
Estraggo il telefono dalla tasca: Siri, che canzone è questa ?
- Apolune, di Jesper Ryom.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Ottobre 2020, 17:55
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