Mattia Briga su Leggo: «Le sofferenze e la musica»

Mattia Briga su Leggo: «Le sofferenze e la musica»

di Mattia Briga

Please, Please, Please Let me get what I want - The Smith.
Roma, si sa, sorge su sette colli, e molti dei suoi rioni sono pieni di saliscendi, faticosi da girare a piedi e impervi per le routine della vita quotidiana.
Prati però è un quartiere in piano, composto da cardi e decumani, e racchiude in sé due anime, una più borghese e l'altra più popolare: ambedue costituiscono l'essenza del luogo e danno vita ad un melting pot insostituibile che ne anima le strade.
Verso via Andrea Doria, la sera, ci sono tanti bar e pub in cui è possibile imbattersi in nuove conoscenze, tra una birra e una sigaretta, dalle quali nascono alcune tra le più disparate conversazioni.
Una notte mi ritrovai a parlare con un restauratore di mobili antichi, in cui denotai una profonda cultura musicale ed anche una certa raffinatezza nell'esprimersi.
Mi raccontò della sua vita e di quanto la musica lo avesse aiutato ad alleviare le sue sofferenze, prima relative al presente e con il passare degli anni sempre più figlie del suo passato.
Le preghiere di Morrissey forse non gli hanno fatto avere ciò che desiderava, ma di certo, in tutti questi anni, gli avranno dato speranza.
Che, in fondo, è ciò che ognuno di noi sogna di non perdere mai.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Dicembre 2020, 16:25
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