Mattia Briga su Leggo: «Il Trap e Com'è profondo il mare»

Mattia Briga su Leggo: «Il Trap e Com'è profondo il mare»

di Mattia Briga

Mi trovavo con la barca ormeggiata al porto di Ponza, cullato dalle onde del mare.
Il sole stava tramontando e insieme agli altri amici stavamo organizzando la tavola per la cena.
Eravamo in cinque ed ognuno aveva il suo ruolo. Chi si occupava di assistere lo skipper nella navigazione, chi preparava spuntini e aperitivi, chi teneva ordinato e pulito e chi pianificava il da farsi quotidiano, decidendo le rotte e proponendo attracchi su isole che valessero la pena del mal di terra.
Quando fummo pronti per sederci, Tancredi spostò la sua cassa portatile dalla coperta a poppa, e mandò in play una compilation Trap per creare l'atmosfera.
Ne nacque una discussione sull'evoluzione del Rap negli ultimi anni, fin quando fu posta una domanda: quante canzoni di questo genere riusciranno a rimanere immortali ? Nessuno di noi seppe dare una risposta, e per chiudere l'argomento, sentii l'esigenza di mettere un brano più consono alla situazione:v
Com'è profondo il Mare', di Lucio Dalla.
Ho sempre avuto difficoltà a godermi i momenti e mi servii di questa canzone per fotografare un attimo che desideravo non sfuggisse.
Ora che lo sto raccontando, mi rendo conto di aver scelto il pezzo giusto.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Giugno 2021, 06:56
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