Mattia Briga su Leggo: «La colonna sonora della mia vita»

Mattia Briga su Leggo: «La colonna sonora della mia vita»

di Mattia Briga
Era l'estate del 2001 e terminata la seconda media mia madre decise di affittare un camper e regalarci una vacanza itinerante per tutta la Francia del Sud.
Al tempo non c'erano i telefoni d'oggi, i social network e tutti questi apparecchi elettronici di distrazione e intrattenimento, quindi, sapendo di dover passare tanto tempo in camper, mi armai di un Game Boy, di qualche libro e del mio immancabile walkman accompagnato dal raccoglitore di cassette.
Un giorno ci fermammo a Nîmes, che per via del suo piccolo Colosseo mi ricordava un po' Roma, e proprio nei pressi di quest'arena si espandeva un mercatino. Tra una bancarella e l'altra mi si avvicinò mia madre: «Prendi quella cassetta, Nevermind dei Nirvana, costa 6 Franchi».
«Sono forti?», «I più forti di sempre. Il loro frontman, Kurt Cobain, è morto qualche anno fa, era bello come un angelo e aveva un graffiato da brividi».
Misi quella cassetta nel walkman e non la tolsi più per tutto il viaggio. Mi accompagnò da Nizza fino a Bordeaux.
Un album immortale, che ancora oggi fa da colonna sonora alla mia vita.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Gennaio 2020, 07:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA