Il ritorno del Banco: «I 50 anni del Salvadanaio? Meritano un omaggio live, ma a settembre uscirà anche un nuovo disco»

Il ritorno del Banco: «I 50 anni del Salvadanaio? Meritano un omaggio live, ma a settembre uscirà anche un nuovo disco»

di Claudio Fabretti

Una festa live per celebrare il cinquantenario del “Salvadanaio”. Domenica  il Banco si esibirà  all’Auditorium Parco della Musica di Roma con un set che ripercorrerà le tappe di quel leggendario debutto su Lp, oltre a proporre altri classici e le composizioni di “Transiberiana”, l’album in studio più recente della storica formazione prog, uscito due anni fa. Ne parliamo con Vittorio Nocenzi, tastierista e fondatore della band.


Che ricordi ha di quando uscì il disco, nel 1972?
«Fu un’emozione unica. Ricordo campeggiare quel Salvadanaio nelle vetrine di piazza Duomo a Milano, si vedevano i ragazzi con quel disco sottobraccio. Era un senso di appartenenza che oggi si è un po’ perso».
Non per gli appassionati di progressive rock, però.
«Già, e tra l’altro per l’iniziativa Prog Rewind, Sony farà uscire nuove edizioni in vinile dei nostri due primi Lp, “Il Salvadanaio” e “Darwin”».
Perché il prog, dato sempre per spacciato, continua a risorgere?
«Perché è musica che non si fa omologare, libera, emozionante, viscerale. La nostra poi ha anche una forte carica visiva, oltre a tinte mediterranee più colorate».
Quanto conta l’apporto della tastiera, il suo strumento?
«Noi tastieristi siamo come dei cavalli di Troia infiltrati nelle rock band. Portiamo in dote un bagaglio classico, le lezioni di piano, mondi diversi. Un codice che vale in tutto il mondo, perché Bach è lo stesso se lo suoni in Italia o in Inghilterra».
La storia del Banco è legata anche alla figura di Francesco Di Giacomo. Che cantante era?
«Lui e il chitarrista Rodolfo Maltese, anche se non ci sono più, idealmente sono sempre con noi sul palco. Francesco era un interprete straordinario, un tenore leggero dalla grande estensione vocale che permetteva alle mie melodie di essere interpretate nei registri più alti».
E' in arrivo anche il prossimo disco del Banco?
«Sì, uscirà il 23 settembre in doppio vinile e cd. È il nostro regalo ai fan per questi 50 anni di attività».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Maggio 2022, 08:00
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