I “versi diversi” di Battiato: dall'ironia all'indignazione, dall'amore al senso del tempo

I versi diversi di Battiato: dall'ironia all'indignazione, dall'amore al senso del tempo

di Totò Rizzo

Dall'amore perduto all'indignazione, dalla riflessione sulla natura alla curiosità per le culture lontane, dall'invettiva all'ironia: Battiato in mezzo secolo di carriera ci ha stupito con versi originali, alcuni dei quali sono rimasti impressi nella memoria collettiva. Ecco una breve antologica (ovviamente molto parziale) della sua scrittura intorno al pentragamma

“L’era del cinghiale bianco” (1979)

«L’ombra della mia identità mentre sedevo al cinema oppure in un bar...».

«Il re del mondo» (1979)

«Più diventa tutto inutile e più credi che sia vero, e il giorno della fine non ti servirà l'inglese. E sulle biciclette verso casa la vita ci sfiorò, ma il re del mondo ci tiene prigioniero il cuore».

“Sentimiento nuevo” (1981)

«I desideri mitici di prostitute libiche, il senso del possesso che fu prealessandrino ... lo scivaismo tantrico di stile dionisiaco, la lotta pornografica dei greci e dei latini...».

“Voglio vederti danzare” (1982)

«Voglio vederti danzare come le zingare del deserto con candelabri in testa o come le balinesi nei giorni di festa. Voglio vederti danzare come i dervisches tourners che girano sulle spine dorsali al suono di cavigliere del Katakali…».

“E ti vengo a cercare” (1988)

«Questo secolo oramai alla fine, saturo di parassiti senza dignità, mi spinge solo ad essere migliore con più volontà...

emanciparmi dall’incubo delle passioni, cercare l’uno al di sopra del bene e del male…».

«Un oceano di silenzio” (1988)

«Un oceano di silenzio scorre lento, senza centro né principio, cosa avrei visto del mondo senza questa luce che illumina i miei pensieri neri...».

“Povera patria” (1991)

«Tra i governanti quanti perfetti e inutili buffoni, questo paese devastato dal dolore, ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore?».

“Shock in my town” (1998)

«Stiamo diventando come degli insetti, simili agli insetti ... nelle mie orbite si scontrano tribù di suburbani, di aminoacidi ... latenti shock addizionali, sveglia kundalini, come un viaggio con la messalina che finisce male nel ritorno…».

«Il ballo del potere» (1998)

«I pigmei dell'Africa si siedono per terra, con un rito di socialità tranquilli fumano l'erba».


Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Maggio 2021, 18:40
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