Il ritorno di Vasco: «Siamo Qui per lottare ancora. Contro odio e ignoranza»

Il ritorno di Vasco: «Siamo Qui per lottare ancora. Contro odio e ignoranza»

di Rita Vecchio

Più che “Siamo qui”, sono qui. Perché l’irriducibile Vasco c’è, è tornato e si fa sentire. Un Vasco che ha la sensazione - a suo dire - di vivere più proiettato nel futuro e nel passato, e che, invece, è soprattutto nel presente che va cercato. Anche con quel plurale, il “siamo” che lo accompagna da quarant’anni (Siamo solo noi, Siamo soli e Siamo qui) e che si fa portavoce di un sentire che «profeticamente accomuna». Sia quando fa musica, sia quando si lascia andare a commentare l’attualità. 


In “Siamo qui”, disco fuori il 12 novembre anticipato dal singolo omonimo in uscita domani, ci sono il rock, le ballad, le batterie, i bassi, le tastiere. «Ho provato tanti hobby, ma senza la musica sono nulla - racconta durante la presentazione a Milano, entrando riprendendo con il suo smartphone in diretta su Instagram - Così vedete che faccia hanno (ridendo e riferito ai giornalisti, ndr)». Il brano, la cui produzione è a quattro mani con Celso Valli che (solo per Vasco) suona anche il pianoforte, sarà una delle dieci tracce dell’album, che definisce «divertito e divertente». Il diciottesimo («adesso sono maggiorenne»), un «classic rock, in controtendenza, senza featuring o elettronica, e senza autotune: lo volevo usare, mi hanno risposto che sono troppo intonato e non avrebbe funzionato». 


In controtendenza anche nei testi «con sempre meno parole».

E a proposito di testi, si dissocia da Red Ronnie: «Una volta ha detto che i testi dei rapper sono violenti e istigano alla violenza. Mi ricorda quando Salvalaggio diceva che era colpa mia se i ragazzi si drogavano solo perché cantavo Coca Cola». Siamo qui e «pieni di guai», il sotto testo, non è riferito al periodo pandemico («l’ho scritta due anni prima»). Cita Nietzsche, Heidegger, il bisogno di essere e non di avere, di una società che pensa più al profitto che all’esistenza, fino al politically correct e alla politica. 


«Oggi viene strumentalizzato tutto, c’è una destra molto estremista - dice - È giusto che ci sia, ma non deve essere pericolosa. C’è un continuo seminare odio e divisione. Anche i toni di Meloni e Salvini lo sono per avere dei consensi. Io faccio musica e cerco di portare gioia». E poi c’è l’”XI comandamento”, brano rock visionario che fa: «Non puoi discuterci con l’ignoranza, conviene arrendersi a oltranza”, «Un po’ come con un no vax», commenta. 


Il Vasco live ripartirà il 20 maggio 2022 da Trento per undici date (alcune sold out, tra cui Milano il 24 maggio e la doppia data, 11-12 giugno, al Circo Massimo di Roma).


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Ottobre 2021, 13:41
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