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Gianluigi Paragone, in un video pubblicato su Facebook, ha citato diversi passaggi di C'è chi dice no, per avvalorare la sua tesi che propende per il no assoluto agli accordi col Pd. Una presa di posizione netta, alla vigilia della votazione sulla piattaforma Rousseau, che però non è stata apprezzata da Vasco Rossi.
«C'è chi dice no lo dico io: i politici devono mettere giù le mani dalle mie canzoni! Che imparino a usare parole originali loro e a non strumentalizzare la musica!» - ha scritto Vasco sui social - «C'è chi usa le mie canzoni per le sue campagna politiche e di opinione: voglio che sia chiaro che io non autorizzo nessuno a farlo e per quello che mi è possibile cerco di impedirlo! Tantomeno si può pensare che io sia d'accordo con le opinioni di chi usa la mia musica per chiarire le sue idee confuse!».
La dura reazione di Vasco Rossi ha poi innescato la replica di Gianluigi Paragone. Sotto lo stesso video pubblicato su Facebook, il senatore del M5S ha infatti commentato così: «So che Vasco si è arrabbiato per la citazione.
Ma come direbbe il Postino a Neruda: La Poesia non è di chi la scrive...».
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Settembre 2019, 12:47
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