Vasco Rossi, 120mila in delirio per il concerto: «Fuck the war». E cambia il testo di Delusa: spunta Berlusconi

Vasco si è esibito all'Arena di Trento in un concerto, il primo dopo la pandemia

Vasco Rossi, 120mila in delirio per il concerto: «Fuck the war». E cambia il testo di Delusa: spunta Berlusconi

Vasco Rossi torna a esibirsi. Dopo due anni di stop causa pandemia, l'artista arriva in elicottero al Trentino Music Arena, in località San Vicenzo, dove ad attenderlo c'erano 120mila fan, pronti a cantare i suoi più grandi successi al concerto di venerdì sera. 

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«E dopo il Covid doveva arrivare la guerra, anche la guerra. Noi siamo contro la guerra, contro tutte le guerre, perchè tutte le guerre sono contro l'umanità, la civiltà, tutte le guerre sono contro l'umanità, tutte le guerre sono contro le donne, tutte le donne sono contro i bambini, tutte le guerre sono contro gli anziani». È il messaggio che Vasco manda al suo pubblico, finalmente riunito, contro la guerra. «Fuck the war» - urla dal palco sulle noti finali di «Sballi ravvicinati del terzo tipo». «Noi siamo contro la guerra, la musica è contro la guerra - dice - Fuck the war, fuck you, fuck evribody».

«Finalmente torniamo ad assembrarci, ad accoppiarci» esordisce Vasco Rossi. «È stata dura, ma è finita, finita, finita.

Torniamo a fare musica, perché la musica è contro la guerra: ora voglio portare un pò di gioia in tutta Italia» prosegue l'artista, che ieri sera per il suo fan club ha fatto le prove generali. «Ero molto emozionato e guardavo, guardavo: stasera voglio concentrarmi sullo spettacolo» conclude prima di scomparire in camerino.

Il testo modificato

«Quel Berlusconi là, secondo me...». Vasco ha poi cambiato il testo di Delusa durante il concerto , sostituendo il nome di Boncompagni del testo originale (che faceva riferimento alle ragazze di Non è la Rai) con quello dell'ex premier.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Maggio 2022, 23:43
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