Coronavirus, tutti a casa. Da Jovanotti e Laura Pausini: i vip aprono i loro salotti ai fan

Coronavirus, tutti a casa. Da Jovanotti e Laura Pausini: i vip aprono i loro salotti ai fan

di Totò Rizzo
C'è chi ha scelto il soggiorno e chi lo studio di registrazione domestico ma c'è anche chi ha optato per il giardino di casa, e chi per il salone. C'è chi ha scelto l'intero appartamento, dalla cucina al bagno, come Francesco Baccini che «io resto a casa» l'ha messo in musica. Il messaggio è infatti quello, un coro per un'unica raccomandazione: restiamo a casa. Personaggi della tv, della musica, del cinema, del teatro, della politica.

Tra gli artisti, poi, c'è chi ha regalato, o regalerà, qualche momento live perché questa forzata ma necessaria vita tra quattro mura che ci è piombata addosso possa avere una parentesi di distrazione. Il tutto sul web, sulle pagine social di cantautori, attori, presentatori, presidenti di regione o sindaci. Primi o primissimi piani, inquadrature all'americana o a figura intera, tutto in formato familiare, smartphone style.


Chi si è collegato in questi ultimi giorni è stato accolto, per esempio, a casa Diodato, e il cantautore vincitore dell'ultimo Sanremo ha improvvisato nel suo tinello laccato di bianco uno show di un'ora. Jovanotti (foto, sotto) invece s'è fatto trovare sotto il portico del giardino della sua casa di Cortona, il verde come sfondo, un oud arabo sulle cui corde le dita pizzicavano curiose.



Ambientazioni più classiche, più austere per Andrea Bocelli, nel salone della sua casa di Forte dei Marmi, drappeggi di tende ecrù alle spalle e mobili di antica foggia, atmosfere old british per Mika che da Londra ha incoraggiato i suoi fan seduto su una poltrona di tessuto bianco accanto a un caminetto di marmo antracite ornato di fiori gialli e piante grasse, mentre su un lungo divano candido Costantino della Gherardesca (foto, sotto) ha parlato del «dovere di stare in autoquarantena», alle spalle tele antiche su massicce cornici dorate.



Tanti oggetti curiosi e un poster dei Beatles, invece, a far da sfondo al messaggio di Laura Pausini (foto, sotto). Ha scelto le stanze di casa trasformate in studi di registrazione Francesco Gabbani, protagonista di un concerto acustico nel tinello affollato da chitarre, pianoforti, schermi di pc e diavolerie elettroniche. Oggi alle 16, invece, aprirà le porte della sua casa-studio Gianna Nannini e alle 18 tutti nella villa romana di Gigi D'Alessio seduto al suo grancoda.



Le raccomandazioni istituzionali arrivano da studi con moderne scaffalature colme di libri da parte di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Attilio Fontana, governatore della Lombardia e Dario Nardella sindaco di Firenze. Più istituzionale la location di Virginia Raggi, sindaca della Capitale, tra arazzi e bandiere del Campidoglio.


Tra gli attori, nel suo soggiorno bianco, davanti a una vetrina di bicchieri e caraffe, Giorgio Panariello s'è mostrato con una mascherina su cui ha disegnato un sorriso mentre Enrico Bertolino ha allestito una versione domestica del suo spettacolo inevitabilmente interrotto reintitolandolo Sapessi com'è strano restare chiusi in casa a Milano. E mentre alcune Fondazioni liriche hanno aperto sui siti la loro playlist di opere e balletti, il baritono Nicola Alaimo, rinviate le tournée in mezzo mondo, organizza pomeridiani ricevimenti virtuali su fb nel salone della sua casa di Pesaro per intrattenere al pianoforte con arie d'opera e romanze.

E se gli attori di Emilia Romagna Teatro leggono a ruota le pagine de La coscienza di Zeno, una delle nostre attrici più brave, Laura Marinoni, offre poesie tra cui una instant, scritta per questi giorni di paura da Mariangela Gualtieri, ha fatto scalpore per dei bei versi di speranza: «Adesso siamo a casa. È portentoso quello che succede. E c'è dell'oro, credo, in questo tempo strano. Forse ci sono doni. Pepite d'oro per noi. Se ci aiutiamo».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2020, 08:31
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