Tommaso Paradiso e il fenomeno TheGiornalisti: «Ma quale cocaina, cerco solo l'amore»

Tommaso Paradiso e il fenomeno TheGiornalisti: «Ma quale cocaina, cerco solo l'amore»

di Massimiliano Leva
C’è un’evoluzione  per tutto. “Il nuovo disco è un passo avanti ”. Parola di Tommaso Paradiso. Romano, classe 1983, vive un momento magico.  La sua band, i TheGiornalisti, sono il nuovo fenomeno della musica italiana: oltre 30 certificazioni tra dischi d’oro e d’argento. Un singolo (“Riccione”) che è stato il tormentone dell’estate 2017. E una hit, “Felicità puttana”, che ha sbancato in questi mesi. Mica cosa da poco. Neanche per uno come lui, che ha un evidente talento da melodista pop. Il nuovo disco “Love”, preceduto dal singolo “New York” e in uscita oggi, è uno dei cd più attesi, anche se all’ascolto suona più o meno come tutti gli ultimi successi da lui scritti. “Non sono d’accordo, c’è un’evoluzione del suono. Lo si sente dall’uso di più strumenti, dalla ricerca degli arrangiamenti. Questa volta sono venute fuori anche canzoni sotto forma di ballate”.
Eppure sembra di ascoltare una collezione di brani scritti per essere dei best seller.
“Le canzoni sono arrivate così. Scrivo tutto io. Parlo di ciò che vivo, che provo. Tutto nasce da lì”
Qual è il segreto di un tormentone estivo?
“Non saprei. Prima io scrivo i testi e poi la musica. Non dico mai: ‘ora scriverò questa canzone’. Parto da un’idea, sviluppo un concetto, creo una storia. Ogni mia canzone è nata in questo modo”.   
Ha dei riferimenti artistici?
“Più di uno, i classici della canzone italiana direi. Anche per i testi”.
In alcuni passaggi del nuovo cd pare di sentire Vasco Rossi.
“Può darsi, è tutto molto soggettivo. Sicuramente è uno degli artisti che ammiro di più”
Come vive un successo così improvviso?
“Vivo come sempre, io come tutto il gruppo. La mia vita non è cambiata molto, neanche nelle abitudini”.
Dunque, niente stress, neppure quando sale sul palco?
“Oggi ci possiamo permettere di suonare davanti a platee molto più ampie rispetto ai nostri esordi. Ovvio che tutto ciò è solo un piacere e molto più stimolante. In passato ci è capitato di fare concerti ed eravamo solo degli sconosciuti. A volte, guardavamo il pubblico prima di attaccare a suonare e scoprivamo che a sentirci c’erano davvero poche persone. La soddisfazione che abbiamo ora ci aiuta a fare sempre ciò che facciamo senza alcuna paura”.
Ma si aspettava questo successo?
“Sarei bugiardo se dicessi di sì”.
In un paio di passaggi delle sue canzoni “Riccione” e “Felicità puttana” è stato detto che fa riferimento alla cocaina. E’ vero?
“Non mi drogo. Non faccio uso di droghe né per il mio lavoro né nella mia vita privata. Non vedo alcuna allusione all’uso di cocaina”.
A breve partirete con un nuovo tour. A Milano, a Roma i biglietti sono stati venduti in poche ore. Avete preparato qualcosa di speciale?
“Faremo un concerto, come piace a noi. Tanta musica. Il bello nel suonare dal vivo per noi sta proprio in questo”.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Settembre 2018, 09:52
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