Valerio Scanu: «Il mio Canto di Natale, una speranza in epoca di Covid»

Scanu: «Il mio Canto di Natale, una speranza in epoca di Covid»

di Emiliana Costa

La prima apparizione televisiva nel 2000 ad appena dieci anni, nella trasmissione Canzoni sotto l’Albero. Proprio in occasione delle festività. Poi il boom con Amici e la vittoria al Festival di Sanremo che lo hanno consacrato al grande pubblico. Valerio Scanu, artista poliedrico, per otto anni ha raccontato il Natale attraverso un concerto annuale all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Ma in tempo di Covid, con la sospensione degli eventi pubblici, il cantante sardo ha trovato un modo alternativo per stare vicino ai fan, con il progetto Canto di Natale.


Di cosa si tratta?
«Sono un album e un film ispirati al Canto di Natale di Charles Dickens. Nel lungometraggio si va alla ricerca del significato reale della festa, come se ci si trovasse all’interno di un girone dantesco. Lo Spirito del Natale è interpretato da Remo Girone, mentre Massimo Lopez è la voce narrante. Nel disco, reinterpreto alcune delle più belle canzoni natalizie, a cui si aggiunge il singolo inedito L’aria del Natale».


Quest’anno le festività saranno particolari. Suo padre è ricoverato in terapia intensiva per Covid. Com’è la situazione?
«La viviamo nel terrore come tutti, confidando nelle cure dei medici.

Mio papà è in coma farmacologico. Parliamo di un caso che è andato peggiorando giorno dopo giorno. Quando sembrava che peggio di così non potesse andare, si è stabilizzato. È stato spostato in un altro istituto all’avanguardia a Olbia. I medici, oltre a occuparsi con dedizione dei pazienti, ci tengono informati ogni giorno delle sue condizioni in maniera molto delicata». 


Tante le sue partecipazioni televisive, da Amici a Tale e Quale Show, fino al Cantante Mascherato. Che rapporto ha con Maria De Filippi, Carlo Conti e Milly Carlucci?
«Quando fai questi programmi di successo, il rapporto è circostanziato a quel momento. Con Carlo Conti e Milly Carlucci mi trovo molto bene. Con Maria De Filippi ci sono stati screzi e non ci parliamo da un po’».


Prossimi progetti?
«Per me il futuro è quello che sto facendo adesso. Io mi autoproduco e in questo momento c’è poco spazio per promuovere la musica. Nei programmi vogliono che parli di Covid, ma io non strumentalizzo vicende personali. Studio Giurisprudenza. Un giorno avvocato? Chissà».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Dicembre 2020, 17:39
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