«Sono il favorito del Festival? Ho visto le pagelle degli ascolti, lo ammetto. Quanto è cambiato in dieci anni! Se dovessi cantare dopo Zelensky? Non ci vedo nulla di oscuro, se fosse un messaggio di pace, sarebbe in linea con quello che sono oggi». Marco Mengoni torna in gara al Festival di Sanremo, dopo l’esordio del 2013 con “L’essenziale”. I bookmaker lo danno sul podio con “Due Vite”. «Il pronostico può mettere pressione, ma vorrei vivere questo momento come una festa. Se si vince bene, altrimenti fa niente».
La canzone - scritta con Davide Petrella e Davide Simonetta - ha un up sound diverso dalla struttura classica della partitura di “L’essenziale”, uno dei suoi maggiori successi a livello di classifiche e streaming. «Ho detto sempre che se fossi tornato a Sanremo lo avrei fatto con un pezzo adatto. “Due Vite” è questo, un viaggio infinito, intimo e onirico, dentro me stesso, in cui l’inconscio sa mescolarsi alla realtà e al vissuto. In cerca di risposte che la ratio non mi dà. Così ho accettato invito di Amadeus». E conferma che l’ultimo capitolo di “Materia”, l’album tripartito (“Terra”, “Pelle”) è in lavorazione.
La cover del venerdì festivaliero sarà “Let it be” dei Beatles (riff usato in “Cambia Un Uomo” con Mace e Venerus). «Un inno speciale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Febbraio 2023, 14:13
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