Roma, il concertone del Primo Maggio nel segno del lavoro. Tra gli ospiti Emma, Tatanai e Baustelle

Nove ore di concerto e oltre 50 ospiti

Roma, il concertone del Primo Maggio nel segno del lavoro. Tra gli ospiti Emma, Tananai e Baustelle

di Valerio Di Marco

 Coma_Cose, Emma, Tananai, Francesco Gabbani, Piero Pelù, Baustelle, Levante e Rocco Hunt. E ancora Ariete, Righeira, Mr. Rain, Paolo Benvegnù. Sono solo alcuni dei 50 artisti che si alterneranno sul palco per le nove ore di musica del tradizionale concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma, ancora una volta condotto da Ambra Angiolini (insieme a Fabrizio Biggio dei Soliti Idioti). Evento organizzato come di consueto dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, e che sarà trasmesso in diretta su Rai 3 (oltre a Rai Radio 2, RaiPlay e Rai Italia) a partire dalla 15.15.

VALORE-LAVORO

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro», recita lo slogan di questa 33ma edizione. «Quest’anno si celebra il 75mo anniversario della nostra costituzione - spiega Maurizio Landini, segretario generale Cgil - ma in Italia c’è ancora troppo precariato e si muore ancora sul lavoro: vanno allargate le tutele». «Vogliamo contrastare le disuguaglianze», aggiunge Luigi Sbarra (Cisl), mentre Pierpaolo Bombardieri (Uil) ricorda che «il lavoro è un diritto fondamentale, come la sanità e l’istruzione». Sul fatto però che durante la pandemia questo diritto sia stato subordinato al possesso del green pass senza l’opposizione dei sindacati, lo stesso Bombardieri aggiunge: «Io e i miei colleghi siamo sotto scorta da un anno e mezzo e riceviamo continuamente minacce da parte di chi sostiene il diritto a non vaccinarsi.

L’ultima lettera è di stamattina».

GLI OSPITI

Entrando nel vivo del programma musicale, il direttore artistico Massimo Bonelli spiega, in esclusiva per Leggo, scelte e ospiti. Si poteva fare qualcosa di più per gli artisti internazionali, visto che l’unico nome straniero è quello della giovane cantautrice norvegese Aurora? «È stata una scelta precisa, non una mancanza. La musica italiana sta vivendo un momento di grande forza», sottolinea Bonelli. «Le classifiche parlano italiano e i testi si rivolgono alla generazione contemporanea. Vogliamo dare più spazio al racconto di ciò che accade nella nostra nazione, e veicolare i nostri messaggi sociali ai giovani è più facile affidandoci a musicisti italiani, che possono dialogare con i ragazzi nella stessa lingua. L’internazionalità serve più allo show». La figura del direttore artistico va separata da quella del conduttore, come avviene al Concertone, oppure i due profili devono coincidere, come a Sanremo? «Si deve vedere caso per caso. Io sono felice di avere Ambra come conduttrice, perché è un valore aggiunto».


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Maggio 2023, 00:01
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