Roby Facchinetti e la rapina in villa: «Sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita». Il messaggio social

Il cantante dei Pooh rassicura i fan e ringrazia per la vicinanza dopo aver subito rapina e aggressione da parte di tre banditi ora ricercati

Roby Facchinetti, le prime parole dopo la rapina: «Sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita»

«Sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita»: Roby Facchinetti è ancora comprensibilmente scosso dopo la rapina subita nella notte mentre si trovava nella sua villa di Bergamo insieme alla famiglia, ma il tastierista e vocalist dei Pooh ha pubblicato sui social un post per rassicurare e ringraziare i suoi fan. 

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Roby Facchinetti rapinato, il post sui social

 

Nel post pubblicato su Facebook Facchinetti scrive: «Cari amici, sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita. Voglio però tranquillizzarvi. Stiamo tutti bene. Non posso rivelare altro, atteso che sono in corso le indagini, ma vi ringrazio per la vicinanza che mi state dimostrando. Un abbraccio, Roby».

Cosa è successo

 

Nella notte di domenica Roby Facchinetti è stato rapinato nella sua villa, che si trova nella parte alta di Bergamo. I banditi hanno puntato le armi contro di lui, la moglie Giovanna e il figlio Roberto.

Sono fuggiti con soldi, gioielli e altri oggetti di valore. Il commando era composto da tre persone. Avevano guanti e passamontagna. Hanno costretto Facchinetti e i familiari a consegnare gioielli e orologi e ad aprire la cassaforte. I tre si sapevano muovere con una padronanza piuttosto sospetta in una casa che non avrebbero dovuto conoscere. Non risulta siano state forzate porte o finestre. Invece secondo le testimonianze sono andati a colpo sicuro. Per questo chi indaga ipotizza che dietro al colpo ci sia qualcuno che conosce la famiglia. O che abbia frequentato per qualche ragione la villa in passato. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Febbraio 2023, 13:51
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