Dalla malattia ai problemi con l'alcol, fino alla gioia dell'essere nonno. Roberto Vecchioni si racconta in un'intervista al Corriere della Sera, rivelando alcuni inediti dettagli sulla sua vita privata. A partire dalla decisione di smettere di bere: «Del tutto, neanche un sorso di vino. Sette anni fa. Mi accorsi che stavo male, che perdevo tempo e attenzione per i figli».
Roberto Vecchioni, il racconto della malattia
A proposito di figli, quelli di Vecchioni - Francesca dal primo matrimonio, Carolina, Arrigo ed Edoardo da Daria, sua attuale moglie - lo hanno reso nonno, cambiandogli radicalmente la vita:«Passo il Natale a organizzare giochi per figli e nipoti. Abbiamo una casa sul lago di Garda, con un giardino che viene illuminato a giorno, le renne, un Babbo Natale alto tre metri. Sono un maestro di Mercante in fiera, invento indovinelli pazzeschi, e poi la caccia al tesoro, la tombola, ma anche gli scacchi, il bridge, i quiz...».
Alla domanda se crede o meno in Dio, Vecchioni risponde: «Sì. E non le dirò la solita menata tipo “ci credo a modo mio”. Ci credo e basta. Da cattolico, sia pure poco praticante. Come faccio ad esserne sicuro? Perché il mondo è imperfetto. Se fosse perfetto, senza un clinamen, senza deviazioni, allora non ci sarebbe Dio. Invece Dio c’è, perché ci ha permesso, con il libero arbitrio, di affrontare il male e il bene».
Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Novembre 2021, 18:42
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