Roberto Cacciapaglia a Roma con Diapson: «Diamoci un La»
di Rita Vecchio
Cacciapaglia sarà in concerto al Parco della Musica, oggi, per l'unica tappa laziale del worldwide tour.
Partiamo dal titolo. La parola Diapason è da addetti ai lavori. Cosa significa?
«È la purezza. Il diapason serve per accordare strumenti e orchestre: quel famoso La da cui parte tutto, la sorgente del suono che fa vibrare insieme i corpi sonori. Frequency of Love stessa è nata in sogno».
È stato tra i primi ad aprirsi all'elettronica. È stato difficile?
«Un po'. Mi ricordo il primo disco: nei negozi non sapevano se metterlo tra il jazz, l'elettronica o la classica (ride, ndr)».
Il tour cosa promette?
«Ensemble di archi ed elettronica. I video per la regia di Eleonora Capitani e le luci con il light designer berlinese Fabian Arat che seguono i suoni armonici, quelli che chiamo biologici perché naturali, nello spazio. Ci sarà un microfono per il pubblico che cercherà con me il La. Dopo l'Italia, sarò in Russia e Cina».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Marzo 2019, 09:47
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