Rino Gaetano, "Ti voglio": ecco il nuovo singolo. 40 anni dopo è ancora boom per il cantautore

Rino Gaetano, "Ti voglio": ecco il nuovo singolo. 40 anni dopo è ancora boom per il cantautore

di Marco Castoro
«In futuro le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire». Rino Gaetano sicuramente è stato un lungimirante. A distanza di 40 anni dal brano tanto discusso “Nuntereggae più” e a 37 dalla sua tragica scomparsa (all’alba del 2 giugno 1981 in un incidente stradale causato da un colpo di sonno), il cantautore di Crotone, cresciuto e vissuto nel popolare quartiere romano di Montesacro, è più presente che mai. Nei concerti, nei testi delle sue indimenticabili canzoni, negli stadi di calcio (il Crotone lo inneggia, la Sampdoria ha come inno Il Cielo è sempre più blu). Nei prossimi giorni uscirà il brano inedito “Ti voglio” interpretato da Artù (Alessio Dari), suonato dalla Rino Gaetano Band

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Ad omaggiarlo miriadi di cover band, spettacoli teatrali, libri, trasmissioni e serie tv (come quella della Rai con Claudio Santamaria nei panni del cantautore). Della famiglia di Gaetano sono soprattutto la sorella Anna e il nipote Alessandro a difenderne la memoria. Hanno dichiarato che la stessa serie tv sia stata troppo romanzata, come spesso accade a personaggi che diventano miti veri e propri.
 
 


Il nipote Alessandro (greyVision il nome d’arte) è il leader della Rino Gaetano Band che porta sui palchi di tutta l’Italia le canzoni di Rino dal 1999. Oltre a voce e chitarra acustica si esibisce con tutta una serie di strumenti originali (tamburello, clave, piattini, triangolo, guiro, one shot shaker, ovetti). Indiscussa la passione di ciascuno dei musicisti professionisti che compongono la band: Ivan Almadori, Alberto Lombardi, Michele Amadori, Fabio Fraschini e Marco Rovinelli. Riescono a scaldare anche il pubblico più composto e alla fine il live si trasforma in una grande festa che vede tutti ballare e cantare le note di “Ahi Maria”, “Gianna”, “Berta Filava”, “Nuntereggae più”, “Aida”, “A mano a mano”, “Ma il Cielo è sempre più blu”.

Tra i più piccoli fan c’è Matteo, di soli 8 anni che conosce a memoria tutti i testi delle canzoni. L’appuntamento clou della band è fissato come ormai da tradizione a piazza Sempione nel cuore di Montesacro a pochi passi dalla casa in cui ha abitato Rino. Un evento gratuito che ha visto la partecipazione di un pubblico sempre più numeroso. Quest’anno l’ottava edizione del “Rino Gaetano Day” si terrà come sempre il 2 giugno, data fortemente significativa per tutti gli amici e fan del cantautore. Migliaia di persone che festeggiano Rino e le sue canzoni fino a notte inoltrata. Tanto il cielo è sempre più blu.

NUNTEREGGAE PIU' Una delle canzoni più famose e discusse, per via del lungo elenco di nomi. Il cantautore l’ha sempre considerata uno sfottò. Alcuni nomi furono censurati (si disse di Montanelli, Sinatra, Sindona), altri tenuti, tra cui tutti i più in voga. Sorprendente la presenza di Musiello, un centravanti che perfino i romanisti non ricordano. Il testo è attualissimo. Dalle super pensioni ai ladri di Stato, dagli evasori legalizzati alle auto blu.

BAGLIONI E D'ACQUINO Il festival di Sanremo è una passerella. E anche Gaetano vi ha partecipato. Una volta sola. Nel 1978 con “Gianna” e arrivò terzo, dietro i Matia Bazar con “E dirsi ciao” e Anna Oxa con “Un’emozione da poco”. Esattamente 40 anni dopo Claudio Baglioni ed Emma D’Aquino l’hanno duettata assieme sul palcoscenico dell’Ariston. Fu la prima volta che al Festival in un testo in gara c’era la parola sesso.

A MANO A MANO Durante un concerto Rino Gaetano e Riccardo Cocciante si scambiarono le canzoni. Il primo intonò “A mano a mano”, il secondo “Aida”. Ferzan Özpetek scelse la versione di Gaetano come colonna sonora del film “Allacciatevi le cinture”, raccontando l’aneddoto di un concerto in cui Rino dedicò la canzone alla sua ex presente tra il pubblico. Ma il nipote Alessandro ha smentito la versione romanzesca del regista. 

IL CIELO È SEMPRE PIU' BLU È il brano che chiude ogni concerto. Tutto il pubblico lo invoca a squarciagola alzando le braccia al cielo. È come un documento di riconoscimento. È stato il primo 45 giri di successo. Memorabile il testo: da “chi vive in baracca” a “chi copia Baglioni”. Perfino “a chi prende il 60”, il bus di Montesacro. La Sampdoria l’ha scelto come inno della squadra e lo fa ascoltare ai tifosi in ogni partita.
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Maggio 2018, 10:01
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