Ricordate "sole, cuore, amore?" Valeria Rossi torna e va in tv da Amadeus: «Dopo le Tre parole meritavo la rivincita»

Ricordate "sole, cuore, amore?" Valeria Rossi torna e va in tv da Amadeus: «Dopo le Tre parole meritavo la rivincita»

di Paolo Travisi

Sole, cuore, amore. Esplode con queste Tre parole, Valeria Rossi, fenomeno pop dell'estate 2001, in classifica fino ad ottobre, con migliaia di copie vendute. Seguono due album, ma la magia del successo non si ripete. Poi della cantante si perdono le tracce, anche se la musica, come autrice, resta a far parte della sua vita. Finché la Rai, bussa alla sua porta con Ora o mai più, programma condotto da Amadeus, in cui cantanti dimenticati dal grande pubblico, tra cui i Jalisse e Massimo Di Cataldo, si sfidano a suon di canzoni. A guidarli e giudicarli Loredana Berté, Patty Pravo, Marcella Bella, Orietta Berti, Fausto Leali, Red Canzian, Marco Masini e Michele Zarrillo.
Torniamo a Tre parole. Come ha accolto quella popolarità improvvisa?
«È stata una cosa fuori dal comune, ci ho messo del tempo a elaborarla. Non potevo immaginare tale risonanza, in America Latina mi hanno chiesto una versione spagnola col produttore di Jennifer Lopez».
E dopo cosa è successo?
«È finito il contratto con la casa discografica, ma si deve avere il tempo di crescere. Tutti gli artisti hanno dei momenti di riflessioni, per dare un contributo maggiore, ma io non parlerei di declino».
Nel frattempo ha continuato come autrice e ha scritto due libri?
«Ho approfondito la mia passione, la scrittura, con un libro di ricette e canzoni Bimbincucina, per sensibilizzare all'alimentazione sana e allegra, e Tre parole dopo. Riflessioni intorno al successo».
Poi è arrivata la proposta di Rai 1, perché ha accettato?
«Mi sembra un'esperienza vincente, al di là della gara, perché puoi misurarti con il repertorio della musica italiana, insieme agli artisti che hanno cantato quei brani. Penso che stiamo dando una seconda occasione, non solo ai partecipanti, ma alle canzoni».
Che cosa prova a essere giudicata da altri colleghi?
«Sono molto fortunata ad avere un tutor come Orietta Berti, una persona di grande valore per me. Il giudizio è a favore della televisione, io non credo molto nel confronto, perché la musica è un'espressione personale, non si può applicare un parametro fisso».
Il vincitore avrà un contratto per un disco. Ha già dei brani?
«Sì, ho un cassetto pieno di canzoni, ma il problema vero è che non c'è un mercato discografico».
Un piano B oltre alla musica?
«No, perché ho molte cose aperte, ma forse mi dedicherei alla crescita degli altri».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Giugno 2018, 10:06
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