Red Bull e Island Records presentano "Red Bull 64 bars, The Album"

Red Bull e Island Records presentano "Red Bull 64 bars, The Album"

64 Bars è un format che riporta il rap alla sua vera essenza”: a parlare così è Marracash, ed è una fotografia semplicemente perfetta. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, infatti. Nato nei Red Bull Studios di Auckland in Nuova Zelanda e fatto crescere dall’MC David Dallas, in pochissimi anni (inizia tutto infatti nel 2017, con lo sbarco in Italia già l’anno successivo) Red Bull 64 Bars è diventato un’unità di misura universale e una cartina di tornasole severissima sul valore reale al microfono di un MC e sulla capacità di calibrare la giusta alchimia col lavoro di un beatmaker.

Appunto: il rap alla sua vera essenza. A stabilirlo è stata la stessa scena hip hop, attraverso i suoi protagonisti: in Italia praticamente tutti i più grandi esponenti del genere sono infatti già passati attraverso questa prova, all’appello non è mancato praticamente nessuno. Ora, arriva il momento di un passo in più: oggi 28 maggio 2021 esce 64 Bars, The Album, in collaborazione con una label leggendaria come la Island, anticipato il 6 maggio da un singolo che ha visto Gemitaiz al microfono e Carl Brave alla produzione (i due poi si scambiano i ruoli, in un’altra traccia dell’album).

Una tappa davvero importante in questa avventura nonché un capitolo fondamentale nella storia del rap italiano, vista la batteria di talenti coinvolti. 14 brani: 10 inediti, 4 già usciti e di culto assoluto, brani tutti registrati al Red Bull Music Studio milanese.

Altri nomi coinvolti? Geolier, Beba, Rkomi, Izi, Sina, Ernia, Blanco, Pyrex, Marracash, Gué Pequeno e Lazza al microfono, Luché, Dat Boi Dee, Junior K, Low Kidd, Pherro, Greg Willen, Drast, Dade, Marz, Crookers, Nic Sarno, Shablo e Drillionaire alle produzioni. È un genere musicale strano, il rap.

Vive attraverso regole molto particolari, attraverso codici che sono riconoscibili – e condivisi – prima di tutto da chi ne è vero appassionato. La credibilità è un caposaldo. In modo molto naturale, la particolare routine attraverso la quale un MC si esprime al microfono per 64 misure (le “64 barre” a cui si riferisce il nome del format) e deve farlo senza ritornelli, senza vie di fuga, senza rete, collaborando all’impronta con i più talentuosi producer della scena reclutati specificatamente per l’occasione (con accostamenti spesso inediti, a rendere il tutto ancora più unico e felicemente rischioso) è diventata subito una prova del nove.

Grandi maestri, nuova scuola, giovani talenti, solidissimi veterani, tutti combinati spesso in maniera sorprendente: uniti sotto il segno di questo format, uniti sotto il segno di un’operazione che in pochi anni ha intrecciato come nessun’altra i destini e i talenti di un’intera scena musicale.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Maggio 2021, 15:45
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