È il vinile day: «I ricordi a 33 giri tornano di moda»

È il vinile day: «I ricordi a 33 giri tornano di moda»

di Claudio Fabretti
ROMA - «Il bello dei vinili? In quei solchi c'è la nostra vita». Conduttore televisivo a 33 giri, con la sua fortunata trasmissione I miei vinili su Sky, Riccardo Rossi confessa tutta la sua disco-dipendenza, in occasione del Record Store Day, la giornata mondiale di orgoglio del vinile prevista per domani, in cui le etichette distribuiscono, solo negli storici esercizi specializzati, edizioni limitate di dischi contenenti qualche inedito di questo o quell'artista.

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Com'è nata l'idea della trasmissione?
«L'idea me l'ha fornita Claudio Donato di Goody Music, il negozio romano dove avevo lavorato da ragazzo».
Sulle orme di Alta Fedeltà di Nick Hornby?
«Già, quello è il libro che ha sintetizzato questa passione. L'idea era quella di raccontarsi attraverso i vinili comprati da ragazzi, prima dell'avvento dei cd. E alla fine tanti ospiti hanno aderito con entusiasmo».
Qual è il bello del vinile?
«Ognuno ha ricordi legati ai dischi. Per una qualsiasi Last Christmas, ci sarà sempre chi ricorda un amore fallito. Sono storie di vita. E poi c'è la copertina, bella, grande, da rigirarsi nelle mani: 31 cm quadrati con dentro tutto il mondo. Per non parlare della copertina interna, magari con le foto degli artisti e i versi delle canzoni... Buttate i cellulari e ascoltate i dischi!».
Oggi che cosa ci perdiamo ascoltando musica su mp3, Spotify o YouTube?
«Ci perdiamo tutto quel mondo lì, ma non è detto: a me capita di scoprire i dischi in quelle piattaforme e poi andarmeli a comprare».
Qual è stato l'ultimo?
«Luca Barbarossa mi ha portato Breakfast in America dei Supertramp. Un capolavoro. Ma pensavo che fosse l'ultimo loro disco. Invece ho scoperto su Spotify che esisteva anche Famous Last Words. Me lo sono comprato subito».
Quali sono i dischi a cui è più affezionato?
«Quelli di Stevie Wonder degli anni 70 targati Tamla, i dischi di classica della Deutsche Grammofon, quelli dei Beatles e di Frank Sinatra...».
Che ricordi ha dei negozi di dischi?
«Pomeriggi interi a sfogliare album. Ora lo faccio anche a casa, ho passato serate con gli amici a scambiarsi i dischi».
Qual è l'ospite con cui si è sentito più in sintonia?
«Tra tutti forse Lillo, con cui abbiamo mimato le trombe dei Bee Gees su You Should Be Dancing».
E il vinile che vorrebbe trovare al Record Store Day?
«Off The Wall di Michael Jackson. Qualcuno deve avermelo fregato!».

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Aprile 2018, 11:16
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