Spector morto di Covid: il produttore musicale stava scontando 19 anni di carcere per omicidio

Spector morto di Covid: il produttore musicale stava scontando 19 anni per omicidio

di Stefania Cigarini

Phil Spector è morto per complicanze relative al Covid. Il controverso e geniale produttore musicale aveva 81 anni e il suo decesso - secondo TMZ - sarebbe avvenuto il 17 gennaio 2021 in una struttura ospedaliera vicina al carcere di Corcoran (California, Usa) dove Spector stava scontando una condanna a 19 anni per l'omicidio (di secondo grado) dell'attrice e modella Lana Clarkson trovata morta in casa sua nel 2003.

La carriera e le scoperte musicali di Harvey Philip (Phil) Spector sono leggendarie, così come la sua vita è stata fuori dalle regole. Originario del Bronx (New York) Spector ha iniziato la sua carriera alle scuole superiori producendo la sua prima hit - "To Know Him is To Love Him" dei Teddy Bears - ha prodotto il gruppo delle Ronettes, ma è universalmente famoso per aver coprodotto "Let it be" dei Beatles, "Imagine" e "Istant karma" di John Lennon. Ha prodotto, tra le altre, hit di Ike & Tina Turner ("River Deep, Mountain High"), ha collaborato con George Harrison, Yoko Ono, Eric Clapton, Harry Nilsson, Cher, i Rolling Stones, Leonard  Cohen, i Ramones attraversando da protagonista sessant'anni di musica. 

Sua l'invenzione di The wall of sound (Muro del suono) una particolare tecnica di amplificazione musicale (l'idea gli sarebbe venuta percorrendo un tunnel stradale) che "potenzia" le canzoni fino a renderle simili a sinfonie orchestrali.

La sua vita di successi ed eccessi - droga e terrificanti incidenti automobilistici - fino alla vicenda che lo ha portato in carcere sono diventati il film dell 2013 "Phil Spector", diretto da David Mamet, con Al Pacino nella parte del produttore discografico


Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Gennaio 2021, 18:21
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