La PFM torna con “Tvb - The very best 1972 2018”: «La nostra raccolta è una storia di vita»

La PFM torna con “Tvb - The very best 1972 2018”: «La nostra raccolta è una storia di vita»

di Massimiliano Leva
"Una storia di vita", per dirla con le parole dei loro autori. La Premiata Forneria Marconi torna con un cd antologico dal titolo "Tvb - The very best 1972 2018". Non una semplice antologia, ma una raccolta anche per veri appassionati, con 4 cd, un libretto di 60 pagine, foto inedite e testi cronologici. Un best of che esce proprio mentre la band - tra le più famose e rinomate del progressive rock italiano - annuncia anche un tour nella primavera 2019 per ricordare il ventennale della scomparsa di Fabrizie De André e il quarantennale dell'uscita del disco dal vivo storico che la PFM incise con il cantautore genovese ("Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM").



«Allargheremo la formazione della Premiata Forneria sino a nove elementi sul palco e porteremo dal vivo dei brani di Fabrizio che abbiamo già iniziato a riarrangiare. Tra questi anche una versione de "La buona novella" che durerà sino a dieci minuti», hanno raccontato Franz Di Cioccio e Patrick Djivas, venerdì in conferenza stampa per l'uscita del disco. 

Quarantansei anni di carriera quelli della PFM, vissuti creando e registrando grande musica. Tanto che oltre a De André, che accettò di registrare un disco con la band dopo una cena in Sardegna (era la prima volta che in Italia una rock band accompagnava dal vivo un cantautore), a un certo punto ci fu pure l'idea di un doppio concerto a Milano e a Roma con Lucio Battisti. «Eravamo in Sardegna per un concerto quando De André decise di venire a vederci. Finito andammo tutti a casa sua a mangiare e fu lì che tra una portata e l'altra cominciammo a parlare della possibilità di fare un disco live assieme. L'idea divenne realtà tempo dopo», raccontano Di Cioccio e Djivas. «Poco tempo dopo, quando Lucio Battisti cominciò a vivere a Londra, progettammo anche con lui l'idea di un tour. Doveva essere un doppio live, a San Siro e in un grande luogo a Roma. Ma poi, per via degli di Battisti, tutto sfumò e sinceramente, pensandoci oggi, se fosse successo, sarebbe stato un grande evento per la musica italiana».

«La PFM è come un tir, che quando parte ci mette un po' ma poi quando partito è come un tir», scherza Di Cioccio, ricordando alla storia del gruppo. «Abbiamo fatto tutto sempre con grande passione, pensando di non fare mai un disco uguale all'altro. I talent? A noi non interessano, non ci piacerebbe farne parte neppure come giudici. La musica deve essere qualcosa che viene da dentro e non qualcosa che ti viene imposto per uno show televisivo». 
Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Ottobre 2018, 12:11
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