Passenger, dalla strada al successo grazie
al web: "Preferisco i contatti della vita reale"

Passenger, dalla strada al successo grazie ​al web: "Preferisco i contatti della vita reale"

di Federico Scoppio
ROMA - Ha 30 anni e un successo planetario dopo solo due dischi, se lo aspettava?

No, stato pazzesco e lo tuttora. La maggior parte della gente pensa che Whisper sia il mio secondo disco, questo perch quando si ha successo commerciale come se rinascessi. I primi tre furono piccole produzioni, stampate in poche centinaia di copie. Poi il successo che ha avuto due anni fa All The Little Lights mi ha spiazzato, ero abituato a suonare gratis per le strade di Londra.





Dopo una vita passata a suonare per strada, a 30 anni si è messo a comporre canzoni per le classifiche?

«Non scrivo canzoni per creare successi mondiali, le scrivo perché ci credo, poi se le passano le radio e finiscono in classifica è un caso».



È figlio del web, il suo successo è stato virale. Eppure in una canzone del disco prende le distanze dalla tecnologia.

«Non odio la tecnologia, la trovo un'opportunità meravigliosa. Ma amo troppo il mondo nel quale viviamo, il mondo reale, fisico, per vederlo sostituito da qualcosa di artificiale e virtuale. Sono consapevole che Passenger non esisterebbe senza Facebook e il web ma quello che dico in questa canzone è che non dobbiamo spendere tutto il nostro tempo in questa realtà “irreale”».



Le è mai capitato di essere cacciato dalle strade dove suonava quando era un busker?

«Sì ma confido nel rispetto delle persone. E forse è proprio questo che mi piace del suonare per strada: non hai bisogno di un bel viso per suonarci, non sei mica in tv».



Come nasce il nome Passenger?

«Era il nome del mio gruppo, quando ci siamo sciolti ho voluto conservarlo: la gente ricorda più facilmente Passenger che Mike Rosenberg. E poi il fatto che il mio pubblico fosse fatto per lo più di passanti mi fece pensare che fosse perfetto».



Altre passioni?

«Il calcio. Sono un grande tifoso dell'Arsenal. Ma le mie passioni sono più la mia famiglia, i miei genitori e la mia ragazza. Sai, ora dico così perché in questi ultimi campionati del mondo l'Inghilterra ha fatto una pessima figura».
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Luglio 2014, 14:33
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