Omar Pedrini pronto a tornare sul palco dopo
l'intervento: "È la mia terza vita, vado avanti"

Omar Pedrini pronto a tornare sul palco dopo ​l'intervento: "È la mia terza vita, vado avanti"

di Massimiliano Leva
MILANO - Risponde dopo pochi squilli. È in macchina, torna da una seduta di riabilitazione. «Sto bene ora, mi sento in forma. Certo, ho una spada di Damocle sulla testa».





E il ricordo va subito a quel concerto, a Roma, lo scorso ottobre. Quando nei bis, Omar Pedrini sviene sul palco. Panico. Poi il ricovero d'urgenza in ospedale a Bologna. Subito in sala operatoria. Un intervento ad alto rischio al cuore, andato bene fortunatamente. Dieci ore sotto i ferri. Un problema all'aorta. «Sapevo che potevo andarmene ma credevo in qualcosa. Non so, non saprei dire cosa», racconta Pedrini, che con Francesco Renga è stato tra i fondatori dei Timoria, cult band del rock alternativo italiano anni 90. Poi una carriera solista.



Come ultimo lavoro l'album Che ci vado a fare a Londra?. Proprio quello che stava portando in tour la sera in cui ha pensato che poteva essere finita. «Dieci anni fa provai il momento più difficile. Mi diagnosticarono un grosso problema al cuore. Un anno fa il verdetto: peggioramento netto. Ho dovuto pregare mia moglie, mio padre, mio figlio, gli amici, tutti per dire “state tranquilli, non farò il di più, è solo un tour”. Ci tenevo a promuovere il mio disco. Sono un musicista».



Non è arrivato alla fine del tour. Però ieri sera, a Milano, ospite di Occhiali Police e di Rolling Stone, è tornato a suonare in pubblico. Una festa a inviti a Milano. Poche canzoni, in acustico. «Mi ha fatto piacere tornare tra il pubblico. Sono sicuro che si va avanti. Me lo dice mia madre, che se ne è andata a 63 anni. Vedo il bicchiere mezzo pieno. Mi sono sposato. Ho un figlio. Non è un aneurisma aortico a fermarmi. Quella sera, prima di entrare in sala operatoria al Sant'Orsola di Bologna, ero io a pensare per primo “stiamo calmi!”. Mi ha salvato il dottor Di Bartolomeo, a cui non dirò mai abbastanza grazie. Ma anch'io ho portato la serenità a tutta l'equipe...».



Progetti futuri? «È presto per dire quando tornerò a fare musica. Qualcosa però ci sarà. Perché l'ultima operazione al cuore è stata il battesimo della mia terza vita».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Novembre 2014, 08:47
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