Morta Aretha Franklin, la regina del soul aveva 76 anni. Fu icona della cultura nera

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DETROIT - Aretha Franklin, la leggendaria regina del soul americano, è morta oggi a Detroit all'età di 76 anni a causa di un cancro.

Quella voce ora tacerà per sempre, al suo posto un silenzio sgomento. Aretha è morta, a 76 anni, nella sua casa di Detroit, in Michigan, dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas, diagnosticato già nel 2010, che non le ha lasciato scampo. Le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni. «In uno dei momenti più bui delle nostre vite, non siamo in grado di trovare le parole appropriate per esprimere il dolore che abbiamo nel nostro cuore. Abbiamo perso la matriarca e il rock», ha fatto sapere la sua famiglia, che ringrazia per l'affetto ricevuto. Nei prossimi giorni verrà resa nota la data dei funerali.


Ha attraversato oltre cinque decenni di musica. Ha abbracciato le tante anime della black music dal Gospel al Jazz, dallo Spiritual al Rhythm & Blues fino al pop più elegante. Aretha Franklin è stata però, per tutti, Queen of Soul, regina e signora del soul, soprannome che riusciva a mettere tutti d'accordo. Ma lei, icona riconosciuta della cultura nera, con una forte personalità, un carattere non sempre facile e soprattutto una voce sublime, è andata oltre le definizioni e gli incasellamenti, rompendo schemi e imponendosi come un vero e proprio fenomeno della natur.
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Aretha Franklin era in fin di vita da qualche giorno

Icona riconosciuta della cultura nera, con una forte personalità e un carattere non sempre facile, ma soprattutto artista dalla voce sublime, Aretha, nata a Memphis il 25 marzo 1942, è andata oltre le definizioni, rompendo schemi e imponendosi come un vero e proprio fenomeno della natura. Tra i suoi brani più famosi, Respect e Think (che cantò anche nel film The Blues Brothers).

La sua ultima esibizione è stata lo scorso novembre a New York al gala della fondazione di Elton John per la lotta all'Aids. Il suo ultimo concerto, invece, nel giugno 2017. Nel 2009 ha cantato per l'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca (e si è rifiutata, invece, di farlo quando è stata la volta di Donald Trump).

La vita e la carriera Nata a Memphis il 25 marzo 1942, a pochi metri dal leggendario studio della Stax, cresciuta a Detroit (la città della Motown), Aretha Louise è figlia di uno dei più famosi predicatori neri degli anni '50 e '60, mentre sua madre è pianista e vocalist. È proprio durante le celebrazioni officiate dal padre reverendo che la giovane cantante (dalla vita privata turbolenta, con due figli avuti a 15 e 17 anni) comincia a incantare chi la ascolta. Il modello di riferimento è quello del mondo gospel, ma non sembra trovare la sua dimensione, né i giusti riconoscimenti. Scritturata da John Hammond jr., viene messa sotto contratto dalla Columbia per la quale registra album jazzistici. Anni di buio, di risultati che non arrivano come vorrebbe, anni che la segnano. Sarà solo nella seconda metà degli anni Sessanta che la sua personalità e la sua unicità verranno fuori, grazie anche all'intuizione di Jerry Wexler, geniale produttore della Atlantic, che la rapisce alla Columbia e la sceglie per trasformarla nella Queen of Soul, grazie a una serie di registrazioni ai Muscle Shoals Studios in Alabama che sono tra i dischi più importanti e influenti della storia della musica popolare.

Nel 1967 arriva il singolo «(You Make Me Feel Like) a Natural Woman», nello stesso anno «Respect».
Da allora la sua stella non ha smesso di brillare. Il mondo musicale ha fatto la fila per lavorare con lei, la sua voce ha dato lustro a duetti e concerti leggendari (ha cantato con Ray Charles, George Benson, George Michael, Elton John, Whitney Houston, solo per citarne alcuni), nel 2009 ha cantato per l'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca (e si è rifiutata, invece, di farlo quando è stata la volta di Donald Trump) e nel 2015 ha commosso il presidente afroamericano con «(You Make Me Feel Like) A Natural Woman» durante la cerimonia per il conferimento dei Kennedy Center Honors. Un passaggio importante per imporsi al grande pubblico è l'indimenticabile apparizione nel film Blues Brothers, dove il regista John Landis la rende protagonista di una esaltante e travolgente versione di «Think». In quasi sessant'anni di carriera, che si sarebbero dovuti celebrare a New York il prossimo novembre, ha collezionato 18 Grammy e venduto oltre 75 milioni di dischi. Nel 1987 è entrata come prima donna nella Rock and Roll Hall of Fame, ai Grammy del 1998 ha sostituito Luciano Pavarotti colpito da un malessere, improvvisando in 20 minuti un'interpretazione del Nessun dorma in tonalità originale e cantando la prima strofa in italiano.



Lunga battaglia contro il cancro. Aretha Franklin è morta per un tumore al pancreas in stato avanzato. Lo conferma oggi la famiglia. Alla Queen of Soul era stato diagnosticato un tumore nel 2010 e nel 2011 dopo il primo intervento chirurgico aveva negato che si trattasse del pancreas. Ex fumatrice accanita e con problemi costanti anche con l'alcolismo, la 'regina del soul' aveva smesso di fumare nel 1992. Due anni dopo aveva ammesso che il fumo le stava creando problemi alla voce. Ha combattuto anche con problemi di peso durante la sua vita. Nel 1974 grazie ad una dieta aveva perso 18 chili, poi aveva ammesso che dopo aver smesso di fumare aveva di nuovo vistosamente preso peso.


 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Agosto 2018, 18:33
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