Mengoni, nuovi disco e tour: «Musica senza barriere»

Mengoni, nuovi disco e tour: «Musica senza barriere»

di Redazione

«I veri premi della carriera sono questi: il sold out come risposta dal pubblico è una bomba». Marco Mengoni riparte come chi non si è mai fermato. Il tour nei palazzetti appena iniziato, luogo «più intimo, è come sussurrare all'orecchio di un amico» (a Roma il 21 e il 22 ottobre). Un tutto esaurito che va di pari passo con il live negli stadi che ha appena concluso e con quelli che (in parte) ha annunciato durante la prima del Forum di Assago previsti per il 2023. Un torrente creativo, tra la schedule dei live e il nuovo disco Materia (Pelle) in uscita. «Il Dna ha dato la risposta alle mie passioni: sono solo per il 35% italiano, l'altro 65% è contaminato dal resto del mondo. Ecco perché nel disco ci sono tantissimi strumenti di varie parti del pianeta. Nella musica non possono esistere confini e barriere».

Marco Mengoni, trilogia discografica

È la seconda pagina della trilogia discografica che ha esordito nel dicembre 2021 con Materia (Terra). Esce il 7 ottobre con una tracklist piena di sorprese. Attraverso te con La Rappresentante di Lista, Chiedimi come sto con Bresh, Ancora una volta con Samuele Bersani («un regalo, un onore avere un artista come lui nel disco»).

E firme di autori, come Fabio Ilaqua (Celentano, Ranieri, Vanoni), la produzione di Mace che immerge nella dimensione clubbing e underground. L'inedito del 1973 di Sergio Endrigo, «donatomi dalla figlia Claudia che non smetterò di ringraziare», Caro amico lontanissimo, scritto con Riccardo Sinigallia e registrato da Mengoni in presa diretta nello studio di Mauro Pagani: «È un pezzo rimasto in garage per un po', perché è un pezzo di altri tempi. È del 1973 e in questo mio disco ci stava benissimo». Il brano è parte della colonna sonora del film di Francesca Archibugi Il Colibrì (al cinema dal 14 ottobre).

Il disco

Nel disco Tutti i miei ricordi, per la prima volta con la produzione di DRD (Dario Faini). E ancora Respira con il polistrumentista afro-belga Témé Tan e Parlami Sopra con venature urban e trap di Sixpm. «Non ho paura di conoscere cose che non so. Attraversare le culture è un arricchimento. E il sottotitolo pelle risponde al senso del tatto e dell'odore che fortemente caratterizzano l'essere umano. Era la metafora che cercavo per riassumere e riassumermi. Nella curiosità e nella voglia di conoscere. Dove il verbo e la parola acquistano ancora più potere del mio disco precedente».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Ottobre 2022, 09:27
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