Max Gazzè, le accuse di abusi edilizi nella villa sul Lago di Bracciano. Il cantante nei guai. I suoi legali: «Nessuna condanna»

Il cantante romano dovrà risarcire il Comune di Campagnano per abusi edilizi: piscine, portico e soppalco non a norma nella villa sul Lago di Bracciano. I legali negano tuttp

Max Gazzè, accuse di abusi edilizi nella villa sul Lago di Bracciano. Il cantante nei guai. I suoi legali: «Nessuna condanna»

di Redazione web

Max Gazzè prende tutta “la vita com'è” (titolo di un suo brano) anche quando si tratta di dover risarcire di oltre 5mila euro il Comune di Campagnano per sanare gli abusi edilizi. La storia, riportata da La Repubblica, però, ha inizio molto tempo prima. Il cantante romano ha acquistato nel 2004 il borgo sul Lago di Bracciano, dove ha costruito la sua villa. Pochi mesi prima, il precedente proprietario aveva presentato richiesta di condono edilizio, respinto poi, nel 2010, quando Max Gazzè era già diventato il proprietario. Sono oltre 271 i metri cubi di abusi, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica. 

Andiamo a vedere quali sono gli abusi edilizi di cui si parla. 

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Gli abusi edilizi di Max Gazzè 

«Tanti sono gli abusi: dalla realizzazione di una piscina, alla chiusura di un portico, con la contestuale realizzazione di un portico su un altro lato della strada. Poi c’è un soppalco, che avrebbe determinato l’ampliamento dell’abitazione, la diversa esecuzione della sagoma del fabbricato e il cambio della destinazione d’uso del magazzino da uso agricolo a residenziale» ha scritto La Repubblica. Questi erano stati denunciati nella domanda di condono, come "opere di ristrutturazione edilizia e di manutenzione straordinaria realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio".

Il Comune di Campagnano ha tutt'altra opinione al riguardo. Infatti, ha dichiarato che "rientravano nella categoria 1, che comprende tutte le opere realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo edilizio e non conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici" e che, dunque, si sarebbe dovuta presentare anche la perizia giurata. 

La differenza tra gli abusi denunciati e quelli realizzati è ammontata a quasi il doppio perché "la sola cubatura del piano soppalcato avrebbe determinato un incremento di volumetria pari a 256,56 mc., per un totale dello spazio occupato dall’ampliamento abusivamente realizzato pari a 431,56 mc". 

La risposta di Max Gazzè

I legali di Max Gazzè non si sono fermati di fronte a queste accuse e hanno mandato, immediatamente, un ricorso al Tar del Lazio che, però non è stato accettato.

I giudici, infatti, hanno rigettato il ricorso e ora Gazzè dovrà risarcire il Comune di Campagnano e sanare gli abusi, per un totale di 5 mila euro. 

La replica dei legali di Max Gazzè

I legali di Gazzè sul caso del presunto risarcimento da parte dell'artista di 5.000 euro per presunti "numerosi abusi edilizi presenti nella villa del cantautore", riguardanti "la costruzione abusiva di una piscina e di un portico", in un fabbricato vicino Roma, aggiungono in una nota che la notizia è falsa e tendenziosa nei confronti dell’artista.

I legali dell'artista specificano che non vi è nessuna condanna a suo carico e che, al momento dell'acquisto della proprietà in questione (nel 2004, quasi 20 anni fa), l'artista - alla presenza di un notaio - si era fatto carico dei costi di concessione della sanatoria edilizia riguardante una depandance della casa (nessuna piscina o portico abusivo), sanatoria notificata come concessa, salvo venire a conoscenza solo in seguito della mancanza di tale concessione e aver fermato subito i lavori. I legali definiscono l'artista parte lesa nella vicenda.


Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Maggio 2023, 16:47
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