Mario Biondi: «Una telefonata della Minetti, così è nato Nemico Invisibile per l'Auser»

Mario Biondi: «Una telefonata della Minetti, così è nato Nemico Invisibile per l'Auser»

di Rita Vecchio
Un progetto solidale, dal titolo Nemico Invisibile. Un brano in uscita oggi, Il nostro tempo. È l’equazione musicale di solidarietà tra pop e rap nata dall’idea di Mario Biondi, Annalisa Minetti e Marcello Sutera, con la partecipazione di trenta artisti. Da Dodi Battaglia e Gaetano Curreri a Petra Magoni al rapper Andrea Callà. Il ricavato a favore dell’associazione per l’invecchiamento attivo, Auser ( IBAN IT 67 X 03111 03253 000000010815 intestato a "Auser" )

Biondi, la musica unisce. 
«La canzone dà una spinta all’anima. Beneficio effimero, ma fa bene. Viviamo un momento terribile. Doloroso. Stiamo perdendo i nostri cari. Con Petra Magoni volevamo fare qualcosa di jazz. Poi la telefonata di Annalisa Minetti che mi propone un progetto solidale. E allora ho chiamato artisti amici che si sono messi all’opera».



Non è facile creare in questo periodo. 
«Alcuni mi hanno risposto che non se la sentivano. Ed è rispettabilissimo. Questo brutto periodo ci porterà un cambiamento importante. Speriamo in meno ipocrisia e più principi».

Dio ci aiuti a risorgere, canta. 
«Non sono un ecclesiasta. È intercalare per giocare, qui evocativo. Un urlo. Dico anche “aiutiamoci”: serve rispetto e armonia con chi ci circonda. Il qualunquismo è peggio del coronavirus». 

La musica come si salva? 
«Musica è salvezza. Siamo “artisti” che vivono di passione. Molti di noi fortunati, ma dobbiamo pensare anche ai fonici, ai padroni dei teatri. Non lo si deve dimenticare a livello politico».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Aprile 2020, 10:35
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