Marco Mengoni: «All'Eurovision porto Due vite, era giusto condividerla con l'Europa. Mi divertirò»

Parla il vincitore di Sanremo. Finale il 13 maggio in diretta su Rai1

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di Rita Vecchio

Continua il viaggio di “Due vite” per Marco Mengoni. Un bel viaggio, emotivo e intimo prima ancora che artistico, che dalla vittoria all’ultimo Festival di Sanremo lo porta dritto all’Eurovision. «“Due vite” riguarda la mia esperienza personale». Ed è il valore affettivo per il cantautore di Ronciglione a convincerlo a non cambiare la canzone (oggi certificata doppio platino) con cui andare in gara insieme agli altri 36 Paesi al Song Contest dal 9 al 13 maggio sul palco del Liverpool Arena (le due semifinali del 9 e 11, saranno in prima serata su Rai 2, la Grand final del 13 maggio, in diretta su Rai1). «Era giusto condividerla con l’Europa», racconta emozionato in video collegamento dal Regno Unito. «Questa volta, però, voglio divertirmi, voglio portare quello che sono oggi. Ho l’energia giusta, non ho lo stress che avevo nel 2013».

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Marco Mengoni all'Eurovision con Due vite


Mengoni torna per la seconda volta a rappresentare l’Italia, a dieci anni da “L’essenziale”. «A me non piace la parola gara, ne resto lontano il più possibile perché mi dà il senso di uno sgambetto che ci si fa l’uno con l’altro. Io non penso nemmeno alla classifica». Si sofferma sull’hashtag, #UnitedByMusic: «Adoro e amo il sottotitolo di Eurovision. La musica sì, ma soprattutto “uniti”. La musica è un mezzo per mandare messaggi e urlarli. In questo particolare momento storico ha grande valore, è un messaggio buono per tutti». Un messaggio più che attuale: l’edizione si svolgerà a Liverpool invece che a Kiev, in quanto l’Ucraina, paese vincitore della scorsa edizione con i Kalush Orchestra e la canzone “Stefania”, è impossibilitato a ospitare la manifestazione per via della guerra. «Spero valga come appello per la pace.

Io canto l’amore e la pace. Andare a Kiev avrebbe significato la fine della guerra». E sul palco, racconta Mengoni, si esibirà con una performance «tra conscio e inconscio, sogno e verità» disegnata del regista francese Yoann Bourgeois. Secondo il sondaggio Sisal, l’Italia rappresentata da Marco Mengoni è in questo momento al quinto posto della classifica, a pari merito con Spagna e Israele. Liverpool è anche la città dei Beatles, «che mi hanno influenzato», e di cui ci saranno omaggi musicali. Mengoni non sarà l’unico italiano in gara, i pistoiesi Piqued Jacks rappresenteranno San Marino, Alessandra Mele la Norvegia. Mentre Mahmood (alla sua terza presenza, dopo “Soldi” e “Brividi” con Blanco) sarà il primo cantante italiano nella storia della manifestazione che si esibirà come ospite nella serata finale su note di Lennon. A fare gli auguri a Mengoni prima della partenza, tanti artisti, compresa Laura Pausini.

I David di Donatello

Sarà per lui una settimana impegnativa, non solo per Eurovision. È candidato per la prima volta ai David di Donatello come Migliore Canzone Originale per “Caro amore lontanissimo” di Sergio Endrigo, nel film “Il Colibrì”. «È una figata incredibile, mi dispiace non essere lì per ovvie ragioni. Ancora non abbiamo comprato un clone». Dopo Eurovision, lo aspettano l’uscita del disco “Materia (Prisma)”, il 26 maggio, e il tour europeo.


Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Maggio 2023, 08:26
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