Musica in pressing sulle istituzioni, Marco Conidi: «Milioni di sorrisi mancati. E pensare che Franceschini è un mio fan»

Musica in pressing sulle istituzioni, Marco Conidi: «Milioni di sorrisi mancati. E pensare che Franceschini è un mio fan»

di Marco Conidi

Il mio soprannome è Capitano. E sono al timone di una splendida Ciurma che si Chiama Orchestraccia. Band folk punk itinerante che attraversa valli paesi arene spiagge teatri palazzetti ora tutti chiusi. Siamo tra frontman musicisti e tecnici impresari autisti sicurezza e impiegati vari. Quasi 30 persone. E siamo l'emblema di ciò che non funziona oggi in Italia nel mondo dello spettacolo. Uno dei migliaia di esempi ma proprio per questo valido ed applicabile al discorso. Abbiamo un grosso seguito e dovunque andiamo portiamo allegria, speranza, sollievo, un po' di voglia di ballare e cantare che in questo paese serve come l'aria ora. Non siamo certo le grandi rockstar che possono attendere tranquillamente due vite e nemmeno il povero musicista che vive giorno per giorno. Siamo in una fascia che rappresenta molto bene le decine di migliaia se non centinaia che sono state private di ogni identità e dignità sociale.
Ogni giorno ricevo telefonate per sapere se ci sono novità , se si sa qualcosa, se hanno detto fatto deciso cosa. Nulla. Ironia della sorte il ministro Franceschini e sua moglie sono nostri ammiratori ma questo non mi consola e non cambia l'angoscia non mia, ma di una categoria. Cosa pensate ? Che bastino due canzoni in tv e tre schitarrate sul balcone per sanare la vita di migliaia e migliaia di famiglie.
In un primo momento ovviamente l'emergenza sanitaria di Una pandemia ci ha visto solidali con qualunque chiusura ma ora no.

Ora è solo distrazione politica. Che con due lire di elemosina con le quali non si paga nemmeno un affitto si vuole lavare la coscienza. Guardate che avete sulla coscienza non solo le nostre famiglie ma il sorriso di milioni di italiani. La loro voce, la loro speranza, il loro crederci davvero che andrà di nuovo tutto bene. Siete nel panico e non vedete che alcune soluzioni sono lì a portata di mano. Distanziamenti, sanificazioni, posti controllati con gente che da sempre nel settore fa affluire e defluire pubblico. E invece permettete gli assembramenti per le vie senza controllo, gli assembramenti nei mezzi di trasporto e nei supermercati. Aprite i posti alla cultura. Perché lo spettacolo porta sollievo e consolazione e insegna educazione. Cosa di cui queste Paese ha bisogno. Forse voi seppellirete noi e lo state già facendo. Ma una canzone e una risata seppelliranno voi. Domani dirò ai miei ragazzi che ancora tutto tace. Per colpa vostra però.

Dopo il live di Barcellona, la musica in pressing sulle istituzioni: «Sì ai concerti sicuri». Franceschini stanzia 3 milioni per bande e jazz


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Marzo 2021, 10:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA