Måneskin: «La nostra rabbia e questo rock duro nato a pochi metri da Leggo»

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di Måneskin

Solo pochi anni fa iniziavamo a suonare insieme non lontano dalla sede di Leggo, in via del Tritone, dove oggi ci troviamo con gratitudine a scrivere queste parole. Partire a quindici anni dalle strade di Roma, da Via del Corso e trovarsi a pubblicare un primo album, ad andare in tour, ad arrivare a vincere il Festival di Sanremo portando quello che siamo è una soddisfazione che ancora non abbiamo ben realizzato. Più che nelle nostre parole scritte è nella nostra musica che ci troverete, dove siamo sempre stati liberi di esprimerci in maniera totale e senza vincoli. 


E “Teatro d’ira – Vol. I”, il nostro nuovo album, continua questo percorso, rappresentandoci al 100%: un disco crudo, suonato in presa diretta dove abbiamo messo tutta la nostra energia creativa unita a quella rabbia positiva che ci sprona ogni giorno a ribellarci contro ogni forma di oppressione e pregiudizio, per vivere pienamente senza il peso delle etichette o la paura di essere noi stessi.

Qui è condensato quello che abbiamo vissuto in questi ultimi due anni, compresa la fondamentale esperienza a Londra, dove abbiamo tratto grande ispirazione, grazie a una scena musicale molto sfaccettata che abbiamo avuto il privilegio di poter frequentare andando ogni sera a due tre concerti di artisti diversi. Vivere a Londra, dopo il nostro lungo tour di oltre settanta date in Italia ed Europa, ci ha permesso di nutrirci di musica dal vivo prima da attori e poi da fruitori ed è proprio questa atmosfera che abbiamo ricreato nel disco. Per noi la dimensione live è vitale, e a un anno dalle chiusure di locali e teatri il nostro pensiero va ai lavoratori che fanno parte di questa splendida macchina e che ci hanno permesso di calcare tanti palchi.

A dicembre speriamo di poter tornare in sicurezza a suonare in un tour dove per la prima volta potremo esibirci nei più importanti palazzetti italiani, e in una data speciale all’Arena di Verona il 23 aprile 2022
La musica alla quale abbiamo dedicato la vita prende spesso la forma di una musa ispiratrice, una ragazza o donna che vive nei brani. È la nostra passione, oltre che il nostro lavoro, e proprio grazie a lei possiamo liberare emozioni molto intense.

Dalle relazioni e tutto ciò che ruota intorno: il sesso, il desiderio, la gelosia, alla capacità di scrollarsi inutili etichette preconfezionate.

In passato ci siamo sentiti giudicati per una pettinatura, un abito, un atteggiamento che non seguiva determinati canoni, ed ecco trovare la forza per andare oltre è stato un passo fondamentale della nostra esistenza ed è un messaggio che vogliamo condividere a gran voce con il nostro amato pubblico. Grazie alla musica abbiamo avuto una spinta in più per seguire questo intento, senza porci freni; per sempre grati a lei e alla voglia che ci fa venire di lasciare il segno con la nostra personalissima firma.

 

LA SCHEDA DELL'ALBUM

Zitti e Buoni è stato l’assaggio, insieme al singolo Vent’anni, di Teatro d’ira - vol. I (altre uscite nei prossimi mesi). È il titolo del nuovo disco dei Måneskin disponibile da domani. Dopo la vittoria “rivoluzionaria” al Festival di Sanremo e con valigie quasi pronte per rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest (hanno dovuto epurare il brano dalla parolaccia del testo), i quattro ragazzi romani - Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan - mettono in otto tracce tutto il loro mondo. Registrato in presa diretta al Mulino Recording Studio (Viterbo), ha testi in italiano e in inglese, scanditi da riff di chitarra e temi ribelli. «La nostra ira non è distruttiva, ma catartica. Un disco senza limiti. Nudo, crudo e rabbioso». (R. Vec.)


Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Marzo 2021, 18:56
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