Måneskin re di Roma: «Dopo il tour, live al Circo Massimo». Per la band di Monteverde la Lupa Capitolina

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di Rita Vecchio

«L’inno di Mameli in chiave rock? Non ci abbiamo pensato, ma storicamente non porta bene, chi rivede l’inno di solito è ricoperto di critiche». I Måneskin scherzano.

 


Da band italiana più ascoltata al mondo, «Se dovessimo scegliere un nuovo inno? Sicuramente uno dei nostri brani». Come Renato Zero, Nino Manfredi e Gigi Proietti, i quattro ragazzi conquistano definitivamente la città di Roma con l’onorificenza della Lupa capitolina ieri in Campidoglio alla presenza della sindaca Raggi: «Tornare a casa dopo tutti questi risultati importanti è stato molto bello e significativo, questa onorificenza ci ha dimostrato di essere stati accolti a braccia aperte».E a sugello nel 2022 chiuderanno il loro tour internazionale proprio con una data speciale al Circo Massimo. 

Maneskin: «Dopo il trionfo all'Eurovision non ci fermiamo più. Ora il disco, poi il tour. E siamo pronti per il Glastonbury festival»

Un anno fortunato e di cambiamenti (compreso il management, che adesso è Fabrizio Ferraguzzo) per Victoria, Damiano, Ethan e Thomas. La statuetta al Festival di Sanremo e con la vittoria dell’Eurovision Song Contest, il colpo di grazia in fatto di numeri: raggiungono quasi 50 milioni di ascoltatori mensili su Spotify entrando nella rosa dei 15 artisti più ascoltati al mondo, superando i 2 miliardi e mezzo di streaming totali su tutte le piattaforme digitali, #1 su YouTube il videoclip con “I wanna be your slave”.

A questi numeri si aggiungono quelli dei live: tutto esaurito per i concerti nei palazzetti, dalla prima data a Roma del 14 dicembre all’Arena di Verona il 23 aprile (a Milano il 18-19 dicembre al Mediolanum Forum). Fino al grande evento del concerto al Circo Massimo di Roma, il 9 luglio 2022: «Manca troppo per poterne parlare, ma ci saranno tante sorprese».


Sul segreto del successo, prima scherzano: «Perché siamo estremamente belli». Poi aggiungono: «Portare questo tipo di musica da gruppo non è mai stato facile. Noi stiamo dimostrando che questo in italia è possibile. Ci siamo spesso sentiti dire che ci saremmo sciolti, che i nostri brani non sarebbero stati trasmessi in radio, che la nostra musica non avrebbe funzionato. E invece, ci si può non omologare al mercato discografico».
E su una collaborazione con la cantante americana Miles Cyrus, sono vaghi: «Bella, brava, interessante, vediamo che succede».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Luglio 2021, 15:36
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