La M di Måneskin su di un palco gigantesco. Luci spettacolari e maxischermi accenderanno stasera il magnifico Circo Massimo. Sono in 70mila i fan provenienti da più parti d’Italia e del mondo, per niente zitti e buoni, ad attendere, fin dalle prima ore dell’alba, il fenomeno dell’anno. Sole cocente e caldo non li hanno fermati, come non li hanno fermati le polemiche degli ultimi giorni sui numeri crescenti di contagio Covid per cui sarebbe stato auspicabile annullare il concerto. I Måneskin tornano a Roma, tornano a casa, come la fantomatica Marlene della loro canzone. Tornano nel luogo da dove sono partiti, originari di Monteverde, prima di essere richiesti in tutto il mondo per un live nel cartellone del festival 2022 di Rock in Roma. La voce di Damiano David, la chitarra di Thomas Raggi, la batteria di Ethan Torchio e il basso di Victoria De Angelis sono attesissimi. I biglietti del live prodotto da Vivo Concerti sono andati sold out in pochissime ore dalla messa in vendita. Una data-evento quella di stasera, come l’hanno definita, stessa location che è stata di Springsteen, Sting, Roger Waters e di Vasco Rossi, di cui i Måneskin sono stati di recente spettatori.
I gladiatori del rock saliranno sul palco dell’antico circo romano alle 21 (con i probabili e consueti 20 minuti di ritardo). E poi un’ora e quaranta, quasi due ore, di spettacolo. Due set, di cui uno acustico e una scaletta rivista tra “main stage” e palco largo 50 metri per un live che si preannuncia dinamico, movimentato e pieno di “colpi di scena”. Un concerto maestoso che ha visto impegnati poco più di 1000 persone (maestranze varie, tecnici, sicurezza). Energia, sfrontatezza, uso dello spazio che nulla ha a che vedere con i loro esordi. Vedi alla Santeria a Milano, dopo l’uscita da X-Factor nel 2017 dove quattro ragazzi ancora acerbi si preparavano il terreno a quello che poi è diventato il loro posto nel mondo. Si sa che ci saranno sorprese stasera. Compresi i cambi d’abito dei magici quattro, vestiti Gucci. Non si sa se Damiano reciterà il monologo tributo a Charlie Chaplin citando alcuni passaggi “Il Discorso all’Umanità” presente nel film “Il grande dittatore”, pellicola del 1940 che si schiera con la satira contro razzismo e Hitler, come aveva fatto all’Arena dei Verona ad aprile scorso.
Non si sa se Damiano bisserà il “Fuck Putin” urlato sul palco del Coachella Festival all’Empire Polo Club di Indio, in California come manifesto Måneskin contro la guerra in Ucraina e lo sventolamento della bandiera gialla e blu, dove hanno cantato “Gasoline”, con cui hanno aderito alla campagna #StandUpForUkraine, incitando al “no war” con “We’re gonna dance on gasoline”.
«Dopo che hai suonato in strada senza soldi è più facile essere grato per tutto ciò che ottieni», hanno detto in una recente intervista.
#Maneskin, concerto al Circo Massimo a #Roma: la scaletta https://t.co/yIzRyhCudB
— Leggo (@leggoit) July 9, 2022
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Luglio 2022, 19:48
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