Malika Ayane: «Domino il ritmo col gusto vintage»
di Ferro Cosentini
Il titolo dell'album è particolare: l'elegante confezione crea un effetto visivo. Ci spiega questo nome?
“Domino ha un doppio significato, uno più casuale e uno più meditato. Può venire dal verbo dominare, ma piùì che altro evoca il gioco delle tessere che cadono. Quando cadono una dopo l'altra possono portarti in direzioni impreviste”.
Il suo disco ha seguito questa logica?
“In parte sì. Sulle prime volevo infarcirlo di chitarre. Alla fine la sonorità generale ha inseguito più la sezione ritmica. Basso, percussioni e tastiere hanno il ruolo principale. Ma il regista francese Godard diceva: una buona storia deve avere un inizio, uno svolgimento e una fine, non necessariamente in questo ordine”.
Il singolo guida estivo “Stracciabudella” ben rappresenta il disco, brani come “Imprendibile” e “Vestito di domenica” raccontano una Malika completamente matura.
“Ed è vero. Ho avuto la dura esperienza del musical, quando due anni fa fui in scena nel ruolo di Eva Peron nel musical 'Evita': ogni giorno la stessa parte, le stesse canzoni. Nei giorni liberi scrivevo queste canzoni. Poi la registrazioni in tre città differenti, la produzione in Germania. Tutto questo fa crescere”.
Ora, due tour diversi in contemporanea dal 6-7 novembre: uno con band da club e uno nei teatri. Che differenze ci sono?
“Nelle formazioni: nella prima saremo in tre, chitarra, batteria e synth, nel secondo una band al completo. Si parte da Genova, Politeama e Bangarang”.
Popstar e madre: come gestisce i due ruoli?
“Sono una mamma severa ma giusta. I suoi gusti musicali mi mettono alla prova: certo, a me preferisce Sfera Ebbasta, eppure ha amato il brnao più jazz del mio disco, l'ultimo. Le ho insegnato qualche gusto vintage. E le ho regalato un giradischi”.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Settembre 2018, 08:57
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