«In questa vita la mia missione è valere come donna, vincere come donna». E sul dibattito politico su adozioni e fecondazione eterologa: «L’amore è più forte di noi. E' un’ingiustizia tremenda privare le persone di vivere la cosa più potente che hanno».
Madame pubblica oggi l’album “L’Amore” con Sugar, la discografica che le fa da spalla fin dagli inizi. Tra pregiudizi, stereotipi, amore carnale e perversione, è «un album diviso - racconta Francesca Calearo (il vero nome) - tra autobiografia, biografia e fantasia». Un disco più cantautorale intitolato «L’Amore con la A maiuscola, come fosse una grande luce che illumina l'oscurità. Vivo l’amore nel modo più sano possibile. Se ci sono stati tratti di tossicità, sono andata in terapia».
Nell’album non solo l’amore tra due innamorati, ma in «tutte le sfumature possibili», come c’è la «perversione delle parole su stereotipi legati alle donne». Madame, che in 5 anni ha raccolto 35 certificazioni tra platino e oro (ed è la prima artista italiana per ascolto su Spotify), racconta di essere stata ispirata da Franco Battiato, Fabrizio De Andrè, Lars von Trier, dalla musica latina e andalusa, dalla poesia di Anne Sexton, dal cinema di Luca Guadagnino e dal Professor Marston and the Wonder Women, fino alla letteratura russa, come la Lolita di Nabokov. Non ci sono feat., (anche se ammette che Elisa e Marracash erano in lizza).
I testi crudi e volgari dei brani (riferito anche a quelli di altri rap)? «Si adattano al contesto». Tra le parole, il divertissement di "Tekno Poké", dove canta "Ho messo al basso Brunetta". E su Sanremo che con “Il bene nel male” ha anticipato l’uscita dell’album: «Non sono stata censurata (si riferisce a “Puttana”, titolo sostituito pochi minuti prima di essere ufficializzato in diretta Rai1). Mi ha chiamato Amadeus e, proprio per il contenuto riflessivo, abbiamo condiviso la necessità di non trovare spiraglio per puntare allo scandalo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Aprile 2023, 20:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA