Luciano Ligabue tuona contro Matteo Salvini. E insieme a Domenico Procacci e Stefano Accorsi lancia una diffida legale al leader della Lega: «Giù le mani da Radiofreccia». Ecco cosa è successo.
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Ligabue contro Salvini: «Giù le mani da Radiofreccia»
Come è noto, lo slogan scelto da Matteo Salvini e dalla Lega per le elezioni politiche è "Credo". Anche per questo, in uno spot elettorale diffuso un po' ovunque, social media compresi, è stata scelta la citazione di un'iconica scena del film diretto da Luciano Ligabue, prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci e con protagonista Stefano Accorsi. In quella scena, ripresa proprio dallo spot elettorale della Lega, il protagonista Ivan Benassi, detto 'Freccia', inizia a parlare alla radio libera gestita dall'amico, recitando un suo personalissimo "Credo laico".
“Tratto da una storia vera”: rinfreschiamo la memoria al Pd che infanga e insulta. Per giorni ha diffuso falsità su presunte ingerenze russe nella campagna elettorale italana, ma non ha ancora spiegato perché i suoi dirigenti minacciano di uccidere. (1/2) pic.twitter.com/WXOJM6Rskr
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 21, 2022
A questo punto, è arrivato l'intervento diretto di Ligabue, di Procacci e di Stefano Accorsi, che hanno diffidato formalmente la Lega dall'utilizzo di quell'audio, «illegittimamente inserito all’interno di un video elettorale».
«Nella loro diffida i suddetti hanno contestato la gravissima violazione dei loro diritti sul film e la spregiudicata utilizzazione dello stesso in una presentazione al pubblico che lascia anche chiaramente presumere una adesione al contenuto del messaggio, da cui invece gli stessi radicalmente si dissociano» - si legge nel comunicato che il rocker di Correggio ha anche pubblicato sui social - «La Lega ha infatti usato il “credo laico” di Radiofreccia per la propria campagna elettorale, senza chiedere alcuna autorizzazione (che non sarebbe stata concessa), e con grave sprezzo della legge sul diritto d’autore. La diffida contiene l’invito alla immediata rimozione dal video di qualsiasi elemento tratto dal film e riserva ogni più ampia tutela legale, in sede civile e penale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Settembre 2022, 18:59
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