Levante, il ricordo del papà scomparso: «Ci ho messo tempo a togliermi di dosso quel senso di vergogna»

La cantante è rimasta orfana all'età di 9 anni

Levante, il ricordo del papà scomparso: «Ci ho messo tempo a togliermi di dosso quel senso di vergogna»

di Elena Fausta Gadeschi

Levante aveva solo 9 anni quando rimase orfana di padre e da allora non c'è ricorrenza che la cantante non ricordi con il cuore gonfio di tristezza. Stavolta l'artista ha voluto condividerla pubblicamente sui social con i suoi fan come per rendere più sopportabile il dolore o forse più comprensibile la perdita, che ancora fatica ad accettare.

Leggi anche > Alessandra Amoroso nega l'autografo a una fan: bufera sui social. E la cantante replica così VIDEO

Levante, il ricordo del padre scomparso

«Ventisei anni fa moriva mio padre. Alle sei del pomeriggio, in una giornata bollente, nella casa di Palagonia. Per anni sua madre ha detto che era morto per “il male del secolo”. Ancora oggi la nonna Rosalia non lo dice, tumore, non lo dice. Anche a me a volte affatica dirlo, sentirlo dire» spiega Levante, nata a Caltagirone e trasferitasi nel 2001, cinque anni dopo il lutto familiare, a Torino insieme alla madre e ai fratelli.

​In quanto figlia di un impiegato delle Ferrovie, Levante, al secolo Claudia Lagona, aveva diritto a "viaggi illimitati" lungo tutta la penisola, come ricorda la foto del suo abbonamento ferroviario che la cantante ha pubblicato accanto al suo accorato ricordo.

«Ci ho messo molto tempo a togliermi di dosso quel senso di vergogna per aver perso papà – prosegue –.

Non ho mai chiesto alla mia terapeuta perché provassi vergogna… ma sono tantissimi anni che ormai ne parlo ad alta voce, spesso, anche mettendo gli altri in difficoltà. Dirlo, forse, è servito a convincermi dell’assenza e ad accettarla. La Doc dice che piango come fosse successo ieri, in realtà succede solo se tolgo la maschera… altrimenti sono ventisei anni e quindi una vita fa».

Come confida la stessa artista, divisa tra il dolore della perdita e la sua accettazione, il lutto del padre «è un dolore adulto, ha la patente, si è diplomato, è laureto. Eppure è tutto estremamente nitido davanti ai miei occhi». Oggi come allora.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Giugno 2022, 20:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA