Levante: «Il mio album dei ricordi tra Etna, Diodato e pop»

Levante: «Il mio album dei ricordi tra Etna, Diodato e pop»

di Rita Vecchio
MILANO - È l’eccezione. In un mercato musicale senza idee, Levante le idee le ha. Claudia Lagona - vero nome della cantautrice siciliana di 32 anni trapiantata a Torino - dal 4 ottobre è di nuovo in pista con il nuovo disco, Magmamemoria che porterà live il 23 novembre per la prima volta al Forum di Assago, con tanti ospiti.
Il titolo è altisonante.
«Il migliore che dipingesse la sensazione che ho della memoria. I ricordi, l’Etna, la lava, il magma, il flusso incandescente. Il rosso in copertina, colore del passato che brucia. E i lunghi capelli, come segno del trascorrere del tempo».
Tracce che sono racconto.
«Una rincorsa tra passato, presente e futuro. Un uomo senza ricordi è niente».
Come è il suo presente?
«Felice. Ma non smetto di guardare gli errori degli uomini che si ripetono».
In “Andrà tutto bene” parla di eutanasia e immigrati.
«Politiche violente, omofobia, razzismo, indifferenza. Non è un discorso politico, non mi schiero a destra o a sinistra, sto con gli esseri umani. “L’eutanasia è un peccato, ma se muore un uomo in mezzo al mare è solo un immigrato”».
Quindi da donna, la comandante Carola o Greta Thumberg…
«Le ammiro. Essere nata dalla parte fortunata del mondo, non significa che non debba avere sensibilità verso chi non ha avuto lo stesso. Anche la Sicilia, con “le facciate mai finite” e “le madonne chiuse in una teca”, ha le sue criticità».
E qual è la soluzione?
«Sta nella gente. Si parla di come è stata ridotta Roma, la città che amo. La politica ha responsabilità, ma i suoi abitanti potrebbero fare la differenza».
“Antonio” (dedicata a Diodato, ndr) qui non manca.
«Scritta prima della fine della storia. È stato un amore bello, senza gossip, che non si trova su internet. In un disco dedicato alla memoria, tra nomi e luoghi, non poteva mancare nessuno. E in un brano c’è anche il ricordo di mio padre Rosario».
Tornerebbe giudice a “X-Factor”?
«Non so. Bello, ma è un gioco. E io non so molto giocare».
E con le sfilate?
«La moda mi piace. Non ho miti, anche se stimo Miuccia Prada, donna incredibile. La coerenza per essere cresciuta in una famiglia di sarti mi ha permesso di dire no (e non faccio nomi) a tanti stilisti».
Il terzo romanzo?
«Ho scritto le prime due frasi. Quindi sì, ci sarà».
E invece una canzone per chi la scriverebbe?
«Per Tiziano Ferro».
A chi dice il mercato musica è in crisi?
«Sbagliato generalizzare ma è vero che non si alza l’asticella. Io forse in tutto questo sono l’alternativa borderline. Anche se faccio pop, per tutti».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Ottobre 2019, 08:08
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