La Rua: «La tv ci ha penalizzato, ma adesso puntiamo a Sanremo»

La Rua: «La tv ci ha penalizzato, ma adesso puntiamo a Sanremo»

di Rita Vecchio
Nessuno segna da solo. Più che un titolo, è un manifesto quello La Rua. Il collettivo marchigiano pubblica in digitale il loro ultimo EP di cinque tracce («che avrà un seguito nei prossimi mesi») nu-folk contaminato di pop contemporaneo e di elettronica, dove la penna del frontman Daniele Incicco si incontra ancora una volta con quella di Dario Faini. Il tour estivo, i club e la speranza di tornare dove tutto ha avuto inizio: Sanremo



Una bandiera sventola in copertina. 
Rappresenta il team che siamo, senza individualismi. Stiamo insieme per fare musica, ognuno con il proprio ruolo. Come una squadra di calcio. 

Significa che non vi è mai sfiorato il pensiero di “segnare da soli”?
Mai. Nemmeno quando abbiamo sbagliato gol. Questo EP nasce dall’urgenza di dire. Anche se i La Rua hanno ricevuto parecchi no.

Per esempio?
Sanremo. Amici. La tv ci ha sempre penalizzati rispetto ai live. Il primo sì è stato con la vittoria del contest del primomaggio a Roma. 

Per quale motivo?
Perché fa parte del percorso di un artista. Non tutti hanno la fortuna di esplodere subito. Non puntiamo all’immagine ma ai contenuti, e sia da un punto di vista autorale che musicale, cerchiamo il meglio.


Come si fa a essere credibili? 
Basta non farsi travolgere dalle mode del momento, non smettere di avere il contatto con il pubblico e non perdere l’autenticità. Esisti, resisti e insisti: questo il nostro motto. 

In Per Motivi di Insicurezza c’è la firma di Elisa. 
Un onore lavorarci. Ha tolto e ha limato come solo una grande artista sa fare.  


Ma una canzone a Baglioni la manderete? 
Anni che inseguiamo il palco del Festival. Per chi scrive musica, poterci mettere i piedi è il massimo.

Quindi è un sì?
Un forse (sorridono, ndr). 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Luglio 2018, 11:45
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