La rapper Kesha piange in tribunale:
"Costretta a lavorare con l'uomo che l'ha stuprata"

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di Alessia Strinati
Lacrime in tibunale per la rapper Kesha. La cantante ha perso, per ora, la battaglia legale contro il suo produttore discografico Dr Luke, da lei accusato di violenze sessuali.
 


Secondo quanto deciso dal tribunale di New York, sarà costretta a continuare a lavorare con l'uomo che per dieci anni l'avrebbe sottoposta a "manipolazione mentale" e "abusi emotivi", oltre ada averla anche stuprata. Non c'è, infatti, alcuna possibilità di rescindere in aticipo il contratto di cinque anni e secondo il giudice non ci sono le prove effettive delle violenze subite. Come se non bastasse Dr Luke, partner Sony, avrebbe i diritti per la produzione di sei canzoni su ogni album. Se le regole non fossero rispettate, Kesha rischierebbe addirittura guai legali.

Le immagini della rapper in lacrime in tribunale però non sono passate inosservate e tutto il web si è schierato a favore di Kesha. L'artista aveva definito il produttore un mostro che l'avrebbe drogata e stuprata oltre ad averla sottoposta a vessazioni fisiche, Nulla di vero, secondo il tribunale, ma la rete continua a supportarla con l'hashtag #FreeKesha, dove fan e vip hanno espresso il loro appoggio. Kesha ha ringraziato tutti annunciando che non smetterà di portare avanti la sua battaglia. 
Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Febbraio 2016, 18:40
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