Jova Beach Party: a rischio la tappa di Ladispoli del 16 luglio

Jova Beach Party: a rischio la tappa di Ladispoli del 16 luglio

di Luca Calboni
Senza dubbio il Jova Beach Party, il tour estivo di Jovanotti, all'anagrafe Lorenzo Cherubini, che si terrà esclusivamente sulle spiagge italiane, si candida a essere uno degli eventi più importanti e seguiti dell'estate 2019. Ma a porre un freno agli entusiasmi dei tanti fan - che magari hanno già acquistato i biglietti per le date disponibili - c'è lo scetticismo del mondo ecologista e ambientalista. Per questo la data annunciata sulla spiaggia di Torre Flavia a Ladispoli, città alle porte di Roma, per il prossimo 16 luglio rischia addirittura di essere cancellata.

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L'annuncio lo ha dato lo stesso Jovanotti sul suo profilo Instagram: «A seguito di alcune nuove segnalazioni di criticità da parte del mondo ambientalista, ho richiesto che per domani mattina si tenga un incontro straordinario presso il Comune di Ladispoli.
Dopo il sopralluogo effettuato sull’area del possibile concerto parecchie settimane fa, ci era stato dato un nulla osta a procedere ma, nelle ultime ore, sono sopraggiunte nuove preoccupazioni per l’area scelta
» racconta Jova, che spiega: «Ho chiesto quindi a Maurizio Salvadori, che con Trident Music organizza e produce il JBP, di convocare per domani un tavolo tecnico al quale saranno presenti i nostri partner del WWF, che ci aiutano a garantire a livello nazionale il massimo rispetto di tutte le norme sulle spiagge previste, e tutti i soggetti amministrativi ed ambientalisti coinvolti nell’area di Ladispoli. C’è da aggiungere - continua l'artista - che, molti degli Enti e Associazioni che saranno presenti a Ladispoli non hanno ancora visionato il progetto di massima che è stato preparato e che ho da subito preteso che fosse di totale salvaguardia. In ogni caso dopo la riunione valuteremo se esistono delle criticità, come sostengono alcuni, prendendo poi le conseguenti decisioni. Il primo requisito del Jova Beach Party è il massimo rispetto per l’ambiente e in nessun modo derogheremo da questo principio. La spiaggia libera di Torre Flavia (non la palude, che non è mai stata presa in considerazione) è un luogo favoloso per la grande festa di musica che vorremmo fare, ma solo se tutti i partecipanti alla riunione di domani converranno che non ci sono rischi per l’ambiente».
Il lungo post su Instagram si conclude con un post scriptum: «Ci tengo a precisare nuovamente che le istanze degli ecologisti non sono in contrapposizione con la mia visione di quello che dovrà essere la festa che porteremo sulle spiagge: Jova Beach Party nasce come evento compatibile con gli equilibri ecologici e non solo, si pone l’obiettivo di celebrare la natura e la presenza dell’uomo in equilibrio con l'ambiente, di informare sui nuovi stili di vita e di condividere questi valori con chi verrà a divertirsi con noi. È una festa vera, pensata e progettata per portare solo cose belle nei luoghi dove avverrà». 

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A seguito di alcune nuove segnalazioni di criticità da parte del mondo ambientalista, ho richiesto che per domani mattina si tenga un incontro straordinario presso il Comune di Ladispoli. Dopo il sopralluogo effettuato sull’area del possibile concerto parecchie settimane fa, ci era stato dato un nulla osta a procedere ma, nelle ultime ore, sono sopraggiunte nuove preoccupazioni per l’area scelta. Ho chiesto quindi a Maurizio Salvadori, che con Trident Music organizza e produce il JBP, di convocare per domani un tavolo tecnico al quale saranno presenti i nostri partner del WWF, che ci aiutano a garantire a livello nazionale il massimo rispetto di tutte le norme sulle spiagge previste, e tutti i soggetti amministrativi ed ambientalisti coinvolti nell’area di Ladispoli. C’è da aggiungere che, molti degli Enti e Associazioni che saranno presenti a Ladispoli non hanno ancora visionato il progetto di massima che è stato preparato e che ho da subito preteso che fosse di totale salvaguardia. In ogni caso dopo la riunione valuteremo se esistono delle criticità, come sostengono alcuni, prendendo poi le conseguenti decisioni. Il primo requisito del Jova Beach Party è il massimo rispetto per l’ambiente e in nessun modo derogheremo da questo principio. La spiaggia libera di Torre Flavia (non la palude, che non è mai stata presa in considerazione) è un luogo favoloso per la grande festa di musica che vorremmo fare, ma solo se tutti i partecipanti alla riunione di domani converranno che non ci sono rischi per l’ambiente. p.s. Ci tengo a precisare nuovamente che le istanze degli ecologisti non sono in contrapposizione con la mia visione di quello che dovrà essere la festa che porteremo sulle spiagge: Jova Beach Party nasce come evento compatibile con gli equilibri ecologici e non solo, si pone l’obiettivo di celebrare la natura e la presenza dell’uomo in equilibrio con l'ambiente, di informare sui nuovi stili di vita e di condividere questi valori con chi verrà a divertirsi con noi. E’ una festa vera, pensata e progettata per portare solo cose belle nei luoghi dove avverrà. @wwfitalia #ladispoli #jovabeachparty

Un post condiviso da lorenzojova (@lorenzojova) in data:


La spiaggia di Torre Flavia a Ladispoli infatti si trova esattamente accanto alla omonima riserva naturale, ed è considerata una zona dall'ecosistema molto fragile: queste le motivazioni che hanno spinto il cantante a porsi più di un dubbio sulla fattibilità del mega concerto.
Il Jovanotti Beach Party partirà ufficialmente il 6 luglio dalla spiaggia di Lignano Sabbiadoro, e continuerà fino alla fine di agosto: fra le molte tappe Rimini, Olbia, Viareggio, Fermo e la cima di Plan de Corones in Alto Adige.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Dicembre 2018, 21:56
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