John Coltrane: la riedizione di Blue Train a 65 anni dalla prima incisione

John Coltrane: la riedizione di Blue Train a 65 anni dalla prima incisione

A sessantacinque anni dal quel 15 settembre 1957, data in cui John Coltrane entrò nello studio di Rudy Van Gelder a Hackensack, nel New Jersey, per registrare il suo primo grande capolavoro "Blue Train", viene pubblicato da Blue Note due riedizioni, su LP mono (fedele riproduzione dello storico album monoaurale del ’57) e in doppio LP in versione stereofonica. Si intitola "The Complete Masters". Sette le tracce nuove in vinile, quattro delle quali non sono mai state pubblicate in alcun formato, quattro delle quali non sono mai state pubblicate in alcun formato quattro delle quali non sono mai state pubblicate in alcun formatoon un booklet che continete scatti inediti di Francis Wolff e un saggio delAshley Kahn. Le due edizioni sono state realizzate partendo dai nastri originali e sono state masterizzate da Kavin Gray. Entrambe le edizioni fanno parte dell’acclamata serie per audiofili “Tone Poet” e sono state prodotte da Joe Harley, masterizzate da Kevin Gray dai nastri originali e stampate su vinile da 180 grammi presso RTI.  

«Poche fra le tante mie esperienze possono essere paragonate all'emozione provata nell’ascoltare i nastri dei master originali di Blue Train" -  afferma Joe Harley - Considero queste due nuove versioni le edizioni definitive di questo capolavoro di John Coltrane». 

Coronamento di una stretta di mano che Coltrane fece con Alfred Lion sarebbe stata l'unica seduta del leggendario sassofonista nel ruolo di leader per Blue Note Records, un album di cinque tracce lanciato dal roccioso blues che dava il titolo al disco.

La band era da sogno: un giovane e scatenato Lee Morgan alla tromba, Curtis Fuller al trombone, Kenny Drew al pianoforte, più Paul Chambers al contrabbasso e Philly Joe Jones alla batteria.

Blue Train arrivò in un momento cruciale nella carriera di Coltrane. All'inizio del 1957, il sassofonista aveva toccato il fondo quando la sua dipendenza da eroina aveva portato Miles Davis a licenziarlo dal suo quintetto. Ma, riuscito a disintossicarsi,, Coltrane fu protagonista di un grande ritorno, ispirato da un lungo ingaggio – durato tutta l’estate – al Five Spot Café, nel gruppo di Thelonious Monk. Alla fine dell'anno, Coltrane era stato riassunto da Davis e produsse il suo primo capolavoro, un album di cui anche lui era profondamente orgoglioso.

Come racconta Kahn nel suo saggio: «Blue Train era una registrazione che Coltrane, sempre autocritico e modesto, teneva in grande considerazione. Nel 1960, mentre era in tour con Miles Davis per l'ultima volta, un deejay svedese chiese a Coltrane cosa preferisse tra le sue incisioni, e lui rispose immediatamente: "Oh, sinceramente direi Blue Train. Sai, c’era una buona band… è una buona registrazione"».


Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Settembre 2022, 11:20
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