I Ricchi e Poveri a Leggo: "Franco sta bene, conta solo questo. Noi nati prima degli Abba"

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di Alfio Cialdella
Che confusione a Leggo... Sarà perché i Ricchi e Poveri piombano all'ora della prima pagina nella redazione. E il tempo, il lavoro si ferma. Angela e Angelo, la brunetta e il biondo, incredibili resistenti della musica pop italiana da 50 anni sulla breccia cominciano a cantare, a cappella, con qualche nota di chitarra. Italiano, spagnolo, genovese antico. 

Da poco più di un anno, dopo l'addio ormai più che trentennale della Occhiena, Franco non segue più il girovagare per il mondo dei Ricchi e Poveri, ma loro non si fermano. «Ho sentito Franco di recente - dice Angelo - stava bene: solo questo conta. Manca, certo. Ma si va avanti grazie all'entusiasmo della gente, di tutto il mondo: 50 date fuori Italia anche quest'anno. Ho scritto questo brano, Marikita, coccinella, che sarà il nostro tormentone: un brano latino-americano, influenzato da atmosfere e musicisti cubani - dice Angelo Sotgiu - il video è girato a Milano anche se sembra L'Avana. E la lingua non poteva che essere lo spagnolo».

Hanno cantato quasi tutti i loro hit in due lingue. «Sì, ma agli inizi noi e gli Abba - raccontano a Leggo - cantavamo in inglese facendo il verso ai Mamas and Papas». Erano gli anni 70 di Canzonissima e Sanremo. «L'edizione del 71, davvero mitica: Aldo Giuffrè che presentava, noi con Josè Feliciano e Che Sarà...» Citano un titolo e lo cantano, generosamente, come sempre in giro per il mondo: «Anche questa estate Kirgisistan, Praga: ci chiedono di cantare un'Italia spensierata. Per farlo siamo sempre pronti». Un successo planetario: «Jorge Ben, un mito, cantando Buona Giornata ci trattava come fossimo noi le star». 

Il sogno di gente spiritosa come loro, come lo è stato Morandi con Rovazzi, una contaminazione tra le Italie del pop. «Un duetto con J-Ax ci piacerebbe tanto: sai che confusione... Dei giovani ci piace tanto la voce di Mengoni, e l'anima di Tiziano Ferro». 
Con orgoglio rivendicano: «Gli Abba sentivano quel che facevano questi quattro ragazzi liguri, siamo nati prima. Loro sono stati fantastici anche nella naturalezza di cantare in inglese».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Giugno 2017, 10:54
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