Beyoncé regina dei Grammy: con 32 è record di sempre. Styles miglior disco, delusione Måneskin
La ex Destinys Child trionfa, ma non del tutto...
di Claudio Fabretti
Niente da fare, invece, per i Måneskin. Damiano e compagni erano in corsa per il Grammy come Miglior nuovo artista dell’anno, ma sono stati bruciati sul traguardo dalla cantante jazz Samara Joy, 23enne del Bronx e idolo della generazione Z. Gli altri due premi di rilievo sono andati a Lizzo per la registrazione dell’anno (About Damn Time) e, di nuovo a sorpresa, alla 73enne Bonnie Raitt per aver scritto la canzone dell’anno: Just Like That, un brano folk tradizionale che racconta la storia di un trapianto di cuore. Adele ha invece vinto nella categoria Miglior performance pop con Easy On Me.
La serata ha registrato anche un paricolare primato per l’attrice Viola Davis, che con l’audio-libro del suo memoir Finding Me, è entrata nell’esclusivo club degli Egot, i vincitori di Emmy, Grammy, Oscar e Tony. L’edizione 2023 degli oscar della musica ha anche reso omaggio all’hip hop, che quest’anno celebra il suo primo mezzo secolo, con un tributo di 12 minuti curato da Questlove. E uno spazio ad hoc è stato riservato anche alla questione dei diritti civili in Iran, con Baraye, inno delle proteste a Teheran e dintorni, che si è aggiudicato il Grammy per la Miglior canzone per il cambiamento sociale. Ad annunciarlo è stata la first lady americana, Jill Biden.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Febbraio 2023, 19:19
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