Gianni Togni e le 'Canzoni ritrovate' prodotte con i Pooh: “Ero più famoso dei Queen”

Video

di Alvaro Moretti
Un pomeriggio in compagnia di uno che è stato compagno di tante estati di diverse generazioni: Gianni Togni (foto Paolo Rizzo/Toiati) da direttore per un giorno di Leggo, si riprende la scena con un disco nuovo figlio di un'operazione di archeologia domestica.

«Canzoni ritrovate (rimasterizzate e suonate con Dodi Battaglia e De Piscopo, ndr) è un disco particolare: ho ritrovato in casa e in una musicassetta senza titolo tredici canzoni che avevo inciso con Red Canzian dei Pooh come produttore nel 1977: non ero ancora l'autore di Luna, ma il loro cantante apri-concerto. Dovevamo incidere il disco e la casa produttrice fallì: le canzoni rimasero lì, sembravano perse».

Le ha ritrovate, Gianni: dopo 40 anni di hit pazzesche («il successo più grande nel mondo? Noi due innamorati») e musical e colonne sonore: «Gli anni ruggenti con Massimo Ranieri a teatro: due anni di repliche e di esauriti. Ora lavoro a un disco di inediti e alla colonna sonora del nuovo film di Edoardo Falcone».
 
 


Il suo racconto degli esordi certificati in questo disco è una narrazione mitica: «Occasione presa al volo: aprire chitarra e voce i concerti dei Pooh. 300 date con loro in giro per l'Italia: imparare tutto quello che c'era da imparare su un palco, girare in macchina con Dodi e le sue pellicce chiedendogli, io e D'Orazio, di toglierle per il caldo... Mi presero a bordo che cantavo «il cielo color preservativo» e poi sono diventato un divo del pop senza volerlo: quei Festivalbar vinti e la pressione della gente, enorme. Ora è amore 2.0 di quando rispondo ai fan su Facebook».

La riunione di redazione scorre via con le notizie sulla sua Roma e su Roma abbandonata a se stessa. Poi il colpo finale: «Quella volta in un ristorante di Milano coi Queen chiesero di fermare fuori i fan, ma i pochi entrati poi volevano l'autografo di uno normale, di Gianni Togni. Tanto che loro, i Queen, vennero a chiedermi: ma chi sei tu? Quello di Luna e delle altre». Si schernisce, sorride e saluta. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Novembre 2016, 09:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA