Gianna Nannini agli esordi: «Mi facevo rubare l'autoradio per incassare i soldi dell'assicurazione»

Video
“Mantenersi, all’inizio, non fu facile. Mio padre mi aveva promesso una macchina se avessi conseguito il diploma prima del previsto”, adesso è una star internazionale del rock, ma gli inizi del cammino nel mondo della musica per Gianna Nannini non sono stati semplici.

Leggi anche > Beatrice Valli e Marco Fantini si sposano: il video della proposta di matrimonio



Un modo per racimolare un po’ di soldi era quello di farsi rubare l’autoradio dalla macchina: “Feci due anni in uno e a 18 anni – si legge su “Vanity Fair” -  con la Lancia regalata da papà, scorrazzavo in questa città tutta nuova facendomi rubare l’autoradio per incassare i soldi dell’assicurazione. La lasciavo in bella vista sul sedile del passeggero, ogni tre mesi qualcuno regolarmente spaccava il vetro e io incassavo felice i soldi dell’assicurazione”.



A pochi giorni dall’uscita di “La differenza”, singolo di debutto del nuovo omonimo album, ricorda che il primo a riconoscere il suo talento fu il compianto Mike Buongiorno: “L’unico ad avermi capito davvero a 14 anni, quando cercavo il mio posto nel mondo e mi sbattevo tra un provino e l’altro, fu Mike Bongiorno. “Questa ragazza ha qualcosa”, disse al concorso delle voci nuove”.
Da piccola, come succede a molti, non si piaceva: “Da ragazza non mi piacevo ed evitavo di guardarmi allo specchio. Mi vedevo brutta. Il naso lungo, le tette che di diventare grandi non volevano proprio saperne, lo sviluppo che tardava ad arrivare e un canone estetico che non collimava con quello in voga. L’adolescenza è un’età terribile. Come rimani male nell’adolescenza, dopo non rimani più. Il primo amore, e chi se lo dimentica? Ti sorprende puro, senza meccanismi di difesa. Un ragazzo che mi fece incazzare e a cui in realtà piaceva un’altra: son quelle cose che ti capitano a 14 anni e ti fanno decidere di diventare cantante”.


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Ottobre 2019, 19:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA