Francesco Renga, il tour estivo sabato passa
per Roma: "Sono cambiato ma resto rock"

Francesco Renga, il tour estivo sabato passa ​per Roma: "Sono cambiato ma resto rock"

di Lorena Loiacono
ROMA - Francesco Renga, impegnatissimo nel suo Tempo Reale Extra Tour, approfitta di una pausa in sala prove per raccontare a Leggo l'emozione che, ogni volta, prova nel salire sul palco.





Ora il suo pensiero è tutto per la prossima tappa, quella di Roma nell'Auditorium Parco della Musica sabato 27 giugno, per poi proseguire per Marostica il 7 luglio e Milano il 10.



Trascorrerai l'estate sul palco?

«Sì. Ed è bellissimo. Il live è il momento in cui si gode di più: è l'attimo in cui condividi con il pubblico quello che hai creato, è la prova del 9, il regalo più bello».



Hai ricevuto molti regali ultimamente?

«Solo nel 2014 ben 40 tappe, dal 2 giugno al 3 settembre altre 20: un impegno costante. I concerti mi gratificano più della buona riuscita dell'album: prima avevo la sensazione di portare qualcosa al mio pubblico, ora penso di creare qualcosa insieme al mio pubblico. In questo sono cambiato come uomo prima che come artista».



Resta qualcosa del Renga dei Timoria?

«In realtà sono ancora quel capellone che ero. L'anima rock che esce nei concerti è sempre la stessa, viene tutto da lì: è un percorso che va avanti».



Del tuo percorso fa parte anche la tv di Amici?

«Sì, è stata un'esperienza incredibile. Credo di aver mostrato una parte di me che il pubblico non conosceva: lo percepisco da quello che mi dicono le persone, soprattutto i ragazzi che prima mi vedevano diversamente».



Non hai mai voluto la popolarità.

«Infatti non era quello che cercavo, ne ho fin troppa con la mia compagna Ambra. Ho apprezzato invece l'aver fatto tv da dentro e non per promuovere un album o per partecipare a Sanremo».



Tu ed Elisa, entrambi di nicchia ora amati dalla tv?

«È un nuovo contatto con il pubblico che mi ha visto per come sono. Credo che lo stesso valga per Elisa: lei è un treno inarrestabile, incredibile e, ancora di più rispetto a me, ha mostrato se stessa».



Qual è il tuo giorno più bello nel mondo?

«La nascita dei miei figli: è scontato ma è così. Anzi, quello è il più importante ma non il più bello perché si provano mille paure. Per la musica direi il live nell'Arena di Verona: un sogno che si realizza con un pubblico e uno staff meravigliosi».



C'è una canzone che vorresti aver scritto tu?

«L'immensità: era la canzone preferita da mia madre. L'ho cantata con l'orchestra, ho ancora i brividi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Giugno 2015, 10:22
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